Guidonia vola nel futuro ricordando il passato glorioso nella ricerca aeronautica: apre il museo della Dsse

Centenario dell'Aeronautica militare nella città dell'aria: percorso museale hi-tech inaugurato da Amalia Ercoli Finzi

Guidonia vola nel futuro ricordando il passato glorioso nella ricerca aeronautica: apre il museo della Dsse
di Elena Ceravolo
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Venerdì 28 Aprile 2023, 15:29

«Il nostro pianeta è un granello nel sistema solare, una "cantina" della nostra galassia, ma noi possiamo andare dove vogliamo perché abbiamo cervello e cuore, intelligenza e sentimento».

Lo ha detto ieri nel leggendario aeroporto Barbieri di Guidonia Montecelio, la scienziata Amalia Ercoli Finzi, prima italiana laureata in Ingegneria aeronautica, descrivendo i dettagli della missione in corso che porterà all'atterraggio su Marte nel 2033, poco prima di tagliare il nastro del museo che racconta la Dsse, la "Direzione superiore studi ed esperienze" che a cavallo tra le due guerre è stato punto di riferimento mondiale nella scienza del volo producendo esperimenti, scoperte e record.

Storia testimoniata dai resti di laboratori che all'epoca furono avanguardia, bombardati nel 1944, abbandonati all'oblio e ora riportati in luce in occasione del Centenario dell'Aeronautica Militare: la prima galleria del vento supersonica, la vasca idrodinamica con 11milioni di litri di acqua per testare i modellini di idrovolanti, la pista inclinata per una maggiore accelerazione in decollo dei velivoli sovraccarichi, il primo velivolo motoreattore, il raffinamento di tecniche fotografiche, ottiche e radiotecniche, la prima tuta pressurizzata.

E luogo di tanti record: dal primo lancio di Prospero Freri con paracadute da 500 metri al primato di altezza di Renato Donati di 14433 metri, dalla marchesa Carina Negrone record-woman d'alta quota con 12043 metri al volo della mitica squadriglia dei "Sorci Verdi" da Guidonia a Rio in 24,20 ore, dal record di velocità senza scalo Guidonia-Addis Abeba all'atterraggio del primo aereo a "propulsione a reazione"  Caproni Campini.

Tutto questo per la professoressa Ercoli Finzi rappresenta «le radici della nostra storia». Il percorso museale è multimediale, si snoda tra gli imponenti ruderi dei laboratori, con ogni tappa raccontata tramite QrCode, e le sale interne dove, indossando occhiali-visori speciali, si potrà fare un salto nel tempo e muoversi all'interno della Dsse.

Tutto insieme a racconti, fotografie, documenti e modellini originali. Sarà aperto al pubblico dal 6 maggio, sabato e domenica (visite guidate alle 8.30, 10, 13 e 14.30).

Si può prenotare tramite il sito centenarioam.aeronautica.difesa.it. «La scelta ha spiegato il colonnello Michele Cesario, comandante del 60° Stormo -, è stata quella di optare per un recupero conservativo dei resti della Dsse, tralasciando l'idea di restauro che avrebbe tolto loro autenticità. La scelta, nello spirito dell'evoluzione scientifica, quella di ricorrere alla multimedialità. E' stato quindi creato un "gemello digitale" della Dsse. E' un viaggio nell'aeronautica che immagina il futuro. Pensato per diventare anche un polo attrattivo per università ed enti di ricerca. Già qui la prossima settimana arriverà una delegazione del Politecnico di Torino».

Il generale Silvano Frigerio, a capo del Comando Scuole, ha sottolineato come, questa operazione sia in grado in grado di «rimettere in luce quello che non solo è il Dna della base militare di Guidonia Montecelio ma anche dell'Aeronautica militare. Un regalo, non solo per noi, ma per tutti i guidoniani che da oltre cento anni vivono in simbiosi con l'Arma Azzurra».

Mentre il Comune è pronto ad arricchire il racconto museale: «L'Aeronautica annuncia il sindaco, Mauro Lombardo - ha già detto sì alla concessione di uno degli splendidi villini vicini alla Pinetina, appena fuori dall'aeroporto, dove grazie ad un finanziamento di quattro milioni di euro realizzeremo il museo della Città di Guidonia Montecelio, dal nucleo di fondazione allo sviluppo di tutti gli altri quartieri. Sarà in tutto e per tutto complementare a quello inaugurato oggi e, insieme al museo archeologico di Montecelio, diventerà un polo culturale di grande valore».
 

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