Perseguita la ex, la guardia giurata stalker diventa sorvegliato speciale come i mafiosi

Perseguita la ex, la guardia giurata stalker diventa sorvegliato speciale come i mafiosi
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Giovedì 31 Gennaio 2019, 16:08
MILANO Vessava l’ex compagna con intimidazioni e violenze pressoché quotidiane, e non si fermava nemmeno davanti ai lodo due figli. Faceva irruzione a casa della donna con coltelli e punteruoli per minacciarla, sempre violando i divieti di avvicinamento e ricominciando dopo ogni fermo come se niente fosse. Così la sezione autonoma misure di prevenzione del tribunale di Milano ha emesso un provvedimento di sorveglianza speciale con divieto assoluto di avvicinamento alle vittime nei confronti di uno stalker di 39 anni, guardia giurata originaria di Salerno ma residente a Monza. Fino a questo momento la misura veniva utilizzata solo per i presunti mafiosi, ma grazie alla riforma del codice Antimafia del 2017, da qualche mese può essere applicata anche agli indagati per stalking.
IN POSSESSO DI UN ARSENALE
L’uomo a cui è stata notificata la sorveglianza speciale al momento è in carcere, in attesa del processo per le persecuzioni e le violenze nei confronti dell’ex moglie. La vittima ha 42 anni, con la guardia giurata ha avuto due figli di cinque e due anni e dalla nascita della prima bambina è diventata l’oggetto della rabbia della guardia giurata. È lungo l’elenco di minacce, violenze fisiche e psicologiche subite dal 2014, ovvero poco dopo l’inizio della loro relazione.
I due si sono conosciuti a Monza, si sono poi trasferiti a Roma e dopo un anno sono tornati a Monza. Nel 2017-2018 si sono ripetute costantemente aggressioni, minacce con coltelli e kubotan, una sorta di punteruolo lungo circa quattordici centimetri nato per l’autodifesa. Nel maggio 2018 la donna decide di lasciare la casa in cui viveva con il marito portando via i figli e accetta un incontro al parco per definire l’organizzazione della famiglia. In questa occasione, però, la guardia giurata la minaccia con un coltello ordinandole di rientrare con lui. Per la prima volta la quarantaduenne trova il coraggio di chiamare la polizia e gli agenti arrestano il convivente per il possesso di tre coltelli da cinque, otto e nove centimetri, una penna frangivetro da quattordici centimetri, due kubotan e uno spray al peperoncino. Ma una volta rilasciato lui si presenta ancora sotto casa della compagna, lo arrestano nuovamente, evade e finisce ancora in carcere. Ora è arrivato il provvedimento del questore di Milano Marcello Cardona che prevede, una volta tornato in libertà, la sorveglianza speciale e un trattamento «socio rieducativo».
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