Greta Thunberg è a Milano per la 'Youth4Climatè, che parte ufficialmente oggi, per confrontarsi e lavorare a una carta negoziale sui cambiamenti climatici in vista della Cop26 di Glasgow. Arrivata in treno da Francoforte, Greta ha rifiutato la scorta e, con lo zaino in spalla, si è messa in fila per i controlli. La Thunberg aprirà i lavori insieme all'altra giovane attivista Vanessa Nakate e sono oltre 400 i giovani di tutto il mondo che si sono dati appuntamento a Milano. È la prima volta che, grazie all'Italia che ha proposto all'Onu questo evento all'interno del calendario della Cop26, organizzata in partnership con il Regno Unito, i giovani passeranno dalla protesta alla proposta in nome della difesa del clima e del pianeta.
Sulla crisi climatica «dai leader mondiali sentiamo solo parole, bla bla bla.
Al suo arrivo la Thunberg avrebbe detto di non avere molte aspettative sull'incontro. «I convegni e i dibattiti hanno la loro importanza ma l'importante è ciò che succede nella realtà. Il mio impegno nei prossimi anni a Milano se sarò eletto sindaco è di procedere con intensità al cambiamento del profilo ambientale della città», ha commentato il sindaco di Milano Beppe Sala. «Se le città dimostreranno che le cose possono cambiare, gli altri le seguiranno. È proprio una responsabilità precisa, in particolare delle grandi città. Si parte dalle città e C40, che è l'organizzazione che raggruppa le principali città, ne è totalmente convinta. Io ne sono convinto, facciamola accadere», ha aggiunto Sala, interpellato dai cronisti al suo arrivo al Mico.
Le prime due giornate saranno dedicate ai gruppi di lavoro tematici, mentre il terzo giorno si terrà un dibattito tra i giovani e i ministri partecipanti alla Pre-Cop26. La carta negoziale dei giovani affronterà quattro tematiche: ambizione climatica; ripresa sostenibile; coinvolgimento dei soggetti non statali; una società più consapevole delle sfide climatiche. Le proposte che saranno avanzate dai giovani saranno messe a disposizione dei successivi negoziati internazionali relativi all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, ai dibattiti in seno all'Ecosoc e all'Unfccc.
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