«Quando si rivolgono a noi sono disperati. Spaventati dall'incertezza del futuro. E noi facciamo quello che possiamo per aiutarli», spiega Manca. Spesso è solo il passaparola che fa arrivare gli stranieri a piazza Dante. Come le due ragazze che alla Caritas si sono fatti in quattro per sistemare. Ci sono riusciti grazie a una rete di solidarietà che, nonostante tutto, resiste.
«Abbiamo sbrigato tutte le pratiche perché, vista la loro particolare condizione e la presenza di bimbi, non finissero a dormire all'aperto. Siamo riusciti a farle ospitare dallo Sprar (ora denominato Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati, ovvero Siproimi, ndr) di Sipicciano». La gioia più grande? «Il loro entusiasmo perché ora sono al sicuro con i piccoli. Ci hanno ringraziati e la disperazione con cui erano arrivate da noi ormai è svanita».
Ma per questi migranti salvati, ce ne sono tanti altri che hanno bisogno di aiuto. «Cercheremo di sensibilizzare la Prefettura affinché - conclude Manca - a quanti vengono allontanati dai Cas per motivi umanitari si comunichi di rivolgersi a noi. Faremo il possibile per dare loro una mano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA