Giusy Pepi ritrovata a Palermo

Giusy Pepi ritrovata a Palermo. Il marito: «La porta di casa non è più aperta»
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Mercoledì 21 Novembre 2018, 17:09 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 17:44

Era sparita lasciando a casa cinque figli e un marito: non c'era traccia da oltre un mese di Giuseppina  Pepi, una donna di Vittoria, in provincia di Ragusa, che era stata vista l'ultima volta il 15 ottobre scorso salire a bordo di un'auto davanti a casa sua. Da quel giorno di lei si era persa ogni traccia e gli inquirenti cominciavano a temere il peggio. Giuseppina è stata invece ritrovata sana e salva ieri a Palermo. La svolta investigativa sul caso della scomparsa di Giusy è arrivata dopo una segnalazione della squadra mobile di Ragusa diretta da Antonino  Ciavola. Gli investigatori della questura di Palermo hanno effettuato alcuni appostamenti che hanno permesso di ritrovarla. La donna è stata ritrovata mentre era seduta con due uomini su una panchina.

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Quanto avevano affermato alcuni testimoni si è quindi rivelato veritiero tanto che la polizia l'ha “bloccata” nel centro di Palermo. Più volte Il marito di Giusy aveva lanciato appelli attraverso le televisioni nazionali, asserendo che si trattava di una scomparsa volontaria.
 
Qualche testimone, intervistato dalla stampa aveva sostenuto che la donna era fuggita per sottrarsi alle vessazione e alle violenze del marito. Questa circostanza è stata più volte smentita dall'uomo che insieme a Adriana Licitra, legale di famiglia, ha dimostrato il contrario anche con relazioni degli assistenti sociali del comune di Vittoria. Giusy adava a mangiare tutti i giorni alla Caritas di Palermo. La donna era nei pressi di piazza Tredici vittime, a due passi dalla Caritas, dove si era recavata per ritirare il sacchetto con il cibo. Gli inquirenti avevano chiesto l'acquisizione delle immagini della zona in cui era stata segnalata la presenza della donna e grazie alla testimonianza di una  spettatrice della trasmissione sono riusciti ad individuare Giuseppina. La donna sta bene. In queste ore viene sentita dagli uomini della Squadra mobile di Ragusa.

«Sono contento che sia stata ritrovata e che stia bene ma non troverà le porte di casa aperte dopo che ho saputo che è stata vista con due uomini su una panchina a Palermo. Non la voglio più». Ha detto Davide Avola, il marito di Giuseppina Pepi, che aveva denunciato la scomparsa della moglie. Il rapporto tra i due coniugi era stato al centro di diversi servizi dei programmi televisivi. Alcuni testimoni avevano parlato dei problemi della coppia, della gelosia dell'uomo che, secondo gli intervistati, avrebbe tenuto la moglie chiusa in casa. Accusa che l'uomo ha sempre respinto. «Se mia moglie insiste su questa versione - aggiunge Avola - non ha motivo di tornare da me. Dovrebbe invece ammettere che a lei piace un'altra vita e che non ha alcun interesse per i suoi figli. Questa vicenda ha fatto male a me e ai miei figli e il ritrovamento a Palermo dove sospettavo fosse andata sin dal primo giorno è la conferma che a lei piace fare un'altra vita».

 
«L'importante è che stia bene. I miei figli è giusto che la rivedano. Quanto a me sono state state dette molte menzogne. La colpa è di chi si è approfittato di lei. Mi moglie ha un carattere debole ed una personalità volubile a causa di gravi problemi di cui ha sofferto in passato - dichiara Davide Avola. Si è fidata di persone sbagliate che l' hanno malconsigliata e le hanno fatto riprendere strade sbagliate che l' avevano rovinata e fatta precipitare nel baratro». Nella questura di Palermo, al cui vertice siede Renato Cortese, Giusy Pepi  è stata visitata dai medici della polizia che l'hanno trovata in buona salute. La persona che l'ha trovata ha detto agli agenti che sono intervenuti : «Era pulita  e ordinata, aveva anche i capelli in ordine non ho pensato che fosse in disagio, ma ho subito chiamato per segnalare».

Adesso le indagini disposte dalla procura della repubblica di Ragusa dovranno chiarire proprio la posizione dei due coniugi riguardo le presunte violenze in famiglia. Non si esclude, che come atto dovuto Davide Avola verrà iscritto nel registro degli indagati proprio per il reato di maltrattamenti in famiglia. Nel frattempo la moglie è sotto protezione da parte della polizia che ha attivato un procotollo previsto per le vittime di violenza.
 

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