MILANO

Giulia Tramontano, i dubbi che l'autopsia non ha sciolto. Domani i funerali, la sorella: «Un saluto straziante»

La cerimonia a Sant'Antimo, il Comune in provincia di Napoli dove Giulia è nata e dove vivono i suoi genitori

Giulia Tramontano, i dubbi che l'autopsia non ha sciolto. Domani i funerali, la sorella: «Un saluto straziante»

Renzi: una tragedia che ha segnato tutti

«È una tragedia vera, grande e purtroppo non è l'unica. Ma le modalità con cui è stata compiuta hanno segnato l'emozione di tutti». Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a margine dell'assemblea nazionale del partito, parlando della morte di Giulia Tramontano i cui funerali si svolgeranno domani a Sant'Antimo. «Pensare a una ragazza incinta al settimo mese uccisa in modo così barbaro e crudele toglie il fiato - ha aggiunto - spero soltanto che sui temi della violenza in generale, e in particolare della violenza contro le donne e sul femminicidio, ci sia sempre più sensibilità e lavoro congiunto da parte di tutte le forze politiche perché l'unica cosa che si deve fare è lavorare insieme».

Lutto cittadino a Senago

È stato proclamato il lutto cittadino per domani a Senago in occasione dei funerali di Giulia Tramontano a Sant'Antimo (Napoli). L'amministrazione comunale ha invitato 'tutti i cittadini, le organizzazioni sociali, culturali, scolastiche, sportive e produttive, ad esprimere la loro partecipazione al lutto cittadino evitando attività che siano in contrasto con il lutto indetto dal Comune di Senagò. Tra gli eventi previsti sarà sospeso il Palio dei quartieri. Domani una delegazione comunale composta dalla sindaca Magda Beretta, dal vicesindaco Saverio Cucinotta e dal presidente del Consiglio comunale Valerio Mantovani, presenzierà ai funerali a Sant'Antimo in rappresentanza dell'intera cittadinanza. «Mi ha telefonato la famiglia per comunicarcelo e farci sapere che avrebbero gradito la nostra presenza in un momento così doloroso», ha detto la sindaca. Venerdì 16 giugno verrà organizzata una manifestazione cittadina in memoria di Giulia e Thiago, anche con la partecipazione della Comunità Pastorale di Senago. «Vorremmo fosse una marcia silenziosa», ha aggiunto Beretta

La sorella di Giulia e le foto sui social

Chiara Tramontano ha anche pubblicato sul suo profilo Instagram un collage di fotografie di famiglia. Tante immagini in cui è sempre presente la sorella Giulia, assieme a lei o con tutti i familiari, anche quando era piccola coi suoi genitori. In sottofondo «Senza 'e te», una canzone di Pino Daniele.

 

A Senago un murales per ricordare Giulia e Thiago

Nel luogo dove il corpo di Giulia è stato lasciato dall'uomo che ha ucciso lei e il loro bambino, sta nascendo un murales, con i nomi delle due vittime e due immagini che ritraggono la giovane com'era in vita e come sarebbe stata tra pochi mesi, con il suo Thiago tra le braccia. Subito dopo il ritrovamento del corpo di Giulia, l'angolo di via Monte Rosa è stato colmato da centinaia di lettere, messaggi, biglietti e dediche per la giovane donna, incinta di 7 mesi, uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello. La distesa di fiori e testimonianze ormai aveva ricoperto tutta la fila dei box, impedendo ai proprietari di aprire le saracinesche e riprendere o riparcheggiare le loro vetture. Così è stato deciso di consegnare tutto alla famiglia Tramontano e di lasciare in quel luogo di dolore una testimonianza di affetto e un invito alla riflessione. Al lavoro sulle pareti dei box due artisti di Senago, Luca 'Zak' Coia e Mary Cunzolo, che hanno ritratto Giulia ispirandosi alla foto di lei al mare con il pancione che aveva diffuso la famiglia quando ancora c'era la speranza di ritrovare la giovane viva. A quella foto, sono state aggiunte delle ali da angelo. A fianco, un'immagine che ritrae invece la ragazza che solleva il suo bimbo verso il cielo, guardandolo negli occhi, nell'opera totalmente autofinanziata dagli artisti

La sorella: sarà un saluto straziante

«Grazie a tutti dell'affetto che ci avete dimostrato in questi giorni atroci. I vostri pensieri ci hanno inondato di amore e vicinanza. Ora però è il momento dell'ultimo saluto intimo e straziante a Giulia e Thiago e vorremmo viverlo insieme ai parenti ed amici più stretti».

Lo scrive sui social Chiara Tramontano, la sorella di Giulia, incinta di 7 mesi e uccisa il 27 maggio dal fidanzato Alessandro Impagnatiello a Senago, nel Milanese. Chiara Tramontano fa riferimento ai funerali che si terranno domani pomeriggio in forma privata a Sant'Antimo (Napoli). «Siamo certi che capirete - spiega - perché in questi giorni avete dimostrato di saper vivere il nostro stesso dolore, operare il nostro stesso silenzio e commemorare Giulia con amore e rispetto».

Al vaglio le telecamere su prima e dopo l'omicidio di Giulia

Le analisi di decine di telecamere di sorveglianza, tra Senago e Milano, e quelle sulle copie forensi dei dispositivi, tra cui tre pc e un tablet, sequestrati ad Alessandro Impagnatiello. È su questi due fronti che si concentreranno in queste ore e nei prossimi giorni le indagini dei carabinieri e della Procura di Milano sull'omicidio di Giulia Tramontano, 29 anni e incinta di 7 mesi. Accertamenti per ricostruire, stando a quanto chiarito, «il prima e il dopo del delitto». Due sono, infatti, gli aspetti su cui l'inchiesta va avanti. Da un lato, la presunta premeditazione dell'omicidio e per questo gli investigatori, visionando ora per ora decine di telecamere, cercheranno di tracciare tutti gli spostamenti del barman 30enne nei giorni precedenti all'omicidio. Oltre ad approfondire l'analisi delle sue ricerche on line e di suoi eventuali contatti e dialoghi significativi in quei giorni. Dall'altro lato, resta da accertare cosa abbia fatto con esattezza il giovane dopo aver ucciso la fidanzata, la sera del 27 maggio: se davvero abbia tenuto il corpo nascosto tra cantina, box e bagagliaio dell'auto per tre giorni, prima di gettarlo in via Monte Rosa in un'intercapedine vicino a dei box, non distanti dalla casa di Senago. Anche su questo punto sarà fondamentale per gli investigatori ricostruire, frame dopo frame, i movimenti del giovane. Indagini che, ovviamente, si incroceranno con quelle su eventuali complici che potrebbero aver aiutato il 30enne nella fase dell'occultamento del cadavere. A conclusione di questa fase dell'inchiesta, gli inquirenti potrebbero sentire nuovamente come teste la 23enne italo-inglese con cui il barman aveva una relazione parallela e che, secondo i magistrati, ha rischiato di essere uccisa anche lei da Impagnatiello, che la notte dell'omicidio voleva incontrarla a tutti i costi. Lei, spaventata anche per la sorte di Giulia, non lo fece salire in casa.

 

 

Pm: il corpo bruciato un elemento di premeditazione

Le ustioni estese sul corpo di Giulia Tramontano, emerse ieri nel corso dell'autopsia, assieme alle almeno 37 coltellate inferte, e che hanno reso impossibile per i medici legali datare con certezza la morte, sono un ulteriore elemento, da quanto si è saputo, che gli inquirenti prendono in seria considerazione per arrivare a provare che Alessandro Impagnatiello premeditò l'omicidio della fidanzata 29enne, al settimo mese di gravidanza. Stando alle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e della Compagnia di Rho, coordinate dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, infatti, il barman 30enne avrebbe cercato in ogni modo di «alterare la scena del crimine», inscenando una fuga della giovane dalla loro casa di Senago, nel Milanese, seguita da un possibile suicidio, tanto che aveva detto, tra le tante bugie, a più riprese nei giorni precedenti al delitto anche all'altra donna, con cui aveva una relazione parallela, che Giulia aveva problemi mentali e diceva di volere farla finita. Aver reso, poi, impossibile la datazione della morte, tentando di dare fuoco al corpo per due volte in quel modo, è un'altra circostanza che Impagnatiello potrebbe aver pianificato nei giorni precedenti all'assassinio. Premeditazione che resta un punto centrale delle indagini ancora in corso, dopo che sono venute a galla alcune ricerche on line da parte del 30enne, tra cui pure due digitazioni sospette del 26 maggio, il giorno prima dell'omicidio: «disconnettere dispositivi whatsapp web» e «whatsapp web come uscire». Importante sarà anche ricostruire quando il giovane ha acquistato la benzina per il secondo tentativo di bruciare il corpo.

 

 

 

Si terranno domani pomeriggio a Sant'Antimo, il Comune in provincia di Napoli dove è nata e dove vivono i suoi genitori, i funerali di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi uccisa con almeno 37 coltellate dal fidanzato barman 30enne Alessandro Impagnatiello. «Sono stati strappati all'amore dei propri cari Giulia e Thiago Tramontano», si legge nel manifesto funebre. Le esequie «avranno luogo domenica 11 giugno», alle ore 15, nella Parrocchia di Santa Lucia. Nel manifesto una foto di Giulia sorridente. «Ne danno il triste annuncio - si legge ancora - i genitori e nonni Loredana e Franco, i fratelli e zii Chiara e Mario, la nonna Giulia, gli zii ed i parenti tutti». Il sindaco del Comune Massimo Buonanno spiega che si tratta di «una cerimonia strettamente privata» e chiede «la massima osservanza di tale volontà ad ulteriore riprova della vicinanza e dell'affetto che l'intera comunità ha già sentitamente dimostrato».

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