Rapina a Napoli, puntano la pistola contro 11enne per rubare uno scooter. È il figlio di ​Gianfranco Wurzburger

La rabbia dell'ex consigliere comunale di Napoli: «Vigliacchi»

Puntano la pistola contro 11enne per rubare uno scooter. E' il figlio di Gianfranco Wurzburger
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Mercoledì 25 Maggio 2022, 17:35 - Ultimo aggiornamento: 17:41

Hanno puntato una pistola contro un ragazzino di 11 anni e lo hanno minacciato di morte per farsi consegnare lo scooter dal padre. Attimi drammatici per Gianfranco Wurzburger, presidente dell'associazione di volontariato Assogioca, aggredito  in via Marina a Napoli: la rapina choc è avvenuta ieri sera sera mentre l'ex consigliere comunale stava tornando a casa con il figlio in motorino dopo la «Partita del Cuore», tenutasi allo stadio Diego Armando Maradona.

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La testimonianza drammatica

«Cinque balordi armati hanno accerchiato me e mio figlio di 11 anni per portarsi via lo scooter - ha detto ancora sotto choc -. Puntare una pistola a un ragazzino non è solo da vigliacchi, ma molto di più». Poche ore dopo i carabinieri hanno trovato il motociclo, a Volla, in provincia di Napoli. Quelle cinque persone potrebbero essere le stesse che con analoghe modalità hanno messo a segno un'altra rapina, di un T-Max, poco prima in piazza Municipio, ma l'episodio fa tornare alla memoria la raccapricciante rapina di Casavatore, nel Napoletano, avvenuta il 9 ottobre 2021: uomini armati di kalashnikov fecero irruzione in un ristorante-pizzeria puntando le armi contro i clienti, tra cui proprio diversi bambini.

E proprio nei giorni scorsi è stato arrestato e messo in carcere un 23enne ritenuto dai carabinieri di Casoria e di Casavatore uno dei componenti del commando che quella sera seminò il terrore tra i clienti della pizzeria.

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Polemica su sicurezza e microcriminalità

Tra gli episodi recenti che hanno fatto riesplodere la polemica sulla sicurezza e la microcriminalità a Napoli c'è stata anche la violenta rissa a colpi di casco avvenuta lo scorso 14 maggio sulla spiaggia delle Monache, a Posillipo. Di quella lite, filmata da alcuni dei presenti e subito diventata virale sul web, gli agenti della Questura di Napoli hanno ora individuato i responsabili. Si tratta di un 43enne e di 38enne, entrambi raggiunti da un divieto di accesso alle aree urbane. La Polizia gli contesta il reato di lesioni personali aggravate. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la lite sull'arenile è stata innescata dal 38enne infastidito da alcuni ragazzi che stavano giocando: uno dei giovani, un minorenne, ha risposto in maniera sgarbata al richiamo del 38enne il quale ha reagito spingendolo e facendolo rovinare su uno scoglio. Il ragazzino, dolorante per le lesioni al volto, ha chiesto l'intervento del padre, il 43enne, che appena giunto in spiaggia si è scatenato contro il 38enne. Dopo averlo colpito con il casco l'ha trascinato in acqua e solo l'intervento di altri bagnanti ha evitato il peggio.

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