Gabriel, svolta nelle indagini: «Tracce di sangue nel lettino». I genitori restano in carcere

Gabriel, svolta nelle indagini: «Tracce di sangue nel lettino». I genitori restano in carcere
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Giovedì 9 Maggio 2019, 16:22 - Ultimo aggiornamento: 16:40

Potrebbe essere arrivata ad una svolta la ricostruzione dell’omicidio del piccolo Gabriel Feroleto, il bimbo di tre anni e mezzo ucciso nel frusinate: per il delitto sono in carcere entrambi i genitori, Nicola Feroleto (recluso a Cassino) e Donatella Di Bona (a Rebibbia). Gli accertamenti condotti dai RIS di Roma infatti avrebbero rilevato tracce di sangue all’interno del lettino del bimbo, particolare che potrebbe risolvere il giallo del luogo dell'uccisione.

Omicidio del piccolo Gabriel, trovate anche tracce di sangue nella casa

Il sangue verrà analizzato in laboratorio: se dovesse essere confermato che è del bambino, l’ipotesi potrebbe essere che Gabriel è stato ucciso nella sua stanza, e non per strada come inizialmente detto dai genitori. Il papà afferma di non c’entrare nulla con l’omicidio, mentre la mamma accusa invece Nicola: secondo la prima ricostruzione i genitori avrebbero ucciso Gabriel perché li aveva interrotti mentre facevano sesso.



Intanto tramite i loro avvocati Nicola e Donatella avevano chiesto la scarcerazione: ma l’istanza è stata respinta dal giudice. Inizialmente per la morte del bambino, avvenuta il 17 aprile, era stata arrestata solo la donna, successivamente è caduto l’alibi dei compagno (smentito proprio da Donatella) ed è finito in manette anche il papà di Gabriel.

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