«Al mare mani basse e lontani dagli ombrelloni. In montagna, invece, bisogna tenersi alla larga dagli alberi». Queste sono le indicazioni di Stefano Federico, ricercatore presso l'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac), per proteggersi dai fulmini.
Si tratta di suggerimenti utili ai vacanzieri che nei prossimi giorni potrebbero ritrovarsi all'aperto sotto un temporale tipicamente estivo.
Cosa fare per proteggersi dal rischio di essere colpiti?
«Le linee guida sul comportamento da adottare in caso di fulmini sono molto semplici, ma estremamente importanti.
Quali sono le indicazioni per chi si trova al mare?
«Al mare è più complicato perché il panorama è pressoché piatto. In questo scenario si deve evitare di alzare le mani, restare in piedi o vicino a potenziali punte, quali ombrelloni, surf o altri oggetti allungati verso l'alto. Non a caso, è capitato spesso che surfisti siano stati colpiti da fulmini in spiaggia o in mare. Se non è possibile ripararsi al chiuso o in una gabbia adeguata, è opportuno gettarsi a terra e non alzare le mani».
E in montagna?
«In montagna bisogna restare lontani dagli alberi, che posso fungere da punte che attirano le scariche elettriche».
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