Francesco Agosta morto a 36 anni, malore fatale in allenamento per il runner

In lacrime la fidanzata: «Com'è possibile che sia successo questo proprio a lui?»

Francesco Agosta il runner morto per un malore fatale durante l'allenamento
di Giulia Soligon
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Venerdì 4 Novembre 2022, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 10:46

È morto all'età di 36 anni il runner Francesco Agosta di Pieve del Grappa, che ieri durante l'allenamento ha accusato un malore improvviso. È accaduto intorno alle 16 all'altezza del civico 40 a pochi passi dall'osteria Roer. Il giovane stava correndo lungo via Molinetto a Possagno, quando un probabile arresto cardiocircolatorio gli ha spezzato la vita. Inutili i tentativi di rianimazione durati un'ora.

Stava correndo quando è avvenuta la tragedia


Ad accorgersi del giovane che, in tuta da ginnastica, giaceva riverso sull'asfalto sono stati alcuni passanti. Allertati i soccorsi, tempestivo è stato l'arrivo dei sanitari del Suem 118, intervenuti con automedica e ambulanza. Chiamato a supporto anche l'elicottero, partito dall'ospedale Ca' Foncello e atterrato in un'area verde vicino alla strada. Medici e infermieri hanno tentato l'impossibile per salvargli la vita, ma per il 36enne non c'è stato nulla da fare.
Sul posto sono giunti anche i carabinieri della compagnia di Castelfranco.

Il runner non aveva con sé i documenti e l'identificazione da parte dei militari dell'Arma non è stata facile.

Una volta verificata l'identità del 36enne, sono stati subito avvisati i familiari e la fidanzata Irene Xamin, che si è precipitata a Possagno. I due erano andati a vivere insieme, tre mesi fa, a Pieve del Grappa. Entrambi residenti nel bassanese, si erano trasferiti nella Marca per questioni lavorative. Lei non ci voleva credere. Francesco è un ragazzo atletico, appassionato della corsa e della montagna. «Com'è possibile che sia successo questo proprio a lui?» si è chiesta tra le lacrime.

La zia di Francesco: «È un dolore assurdo»


La famiglia di Francesco era originaria di Trapani. Vent'anni fa la mamma Fortunata e la sorella Carmela erano arrivate in Veneto. Il papà Pasquale li aveva raggiunti da qualche tempo. «Francesco era un ragazzo tranquillo, lavorava come operaio alla Geotex di Valbrenta. Era bravo, con la testa sulle spalle, atletico. Sapere che non c'è più è un dolore assurdo» riferisce una zia. La fidanzata Irene, con la voce rotta dal pianto, afferma: «Stavamo insieme dal 2016 e solo tre mesi fa abbiamo trovato casa a Crespano. Siamo entrambi operai, lui in Valbrenta io a Caerano. Ci univa la passione per la montagna e lui era super dinamico. Andava a Cima Grappa a piedi e poi al lavoro. Pensare che non c'è più e che dovrò sopravvivere senza di lui, mi spezza il cuore». Sul caso ora la Procura ha aperto un fascicolo.

 

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