Fontana, inchiesta camici: la sua verità in consiglio, ma resta sulla graticola

Fontana, inchiesta camici: la sua verità in consiglio, ma resta sulla graticola
di Mario Ajello
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Lunedì 27 Luglio 2020, 11:25 - Ultimo aggiornamento: 11:33

È il Fontana Day. Il governatore lombardo è arrivato in consiglio regionale.  Ed è pronta la sua autodifesa. Che è questa: “Ho riflettuto molto sull'opportunita' di intervenire oggi, soprattutto per la preoccupazione di fare da cassa risonanza a polemiche che ritengo sterili e strumentali. Ma alla fine ho deciso di essere qui per voltare pagina con la volonta' di andare oltre per guardare sfide e opportunita' che ci aspettano". I consiglieri di opposizione lo vogliono fare fuori, chiedono le dimissioni subito, ma nel suo discorso Fontana rilancia se stesso tra le proteste in sala e il flash mob all’esterno:  “Abbiamo vissuto e stiano vivendo una circostanza storica, il  Covid ha investito come tsnumani la Regione Lombardia e il mondo intero. Sono convinto che giorno dopo giorno la verità verrà a galla". L'atteso intervento di Fontana in aula era stato anticipato dalle parole del governatore  su facebook: "Oggi ore 10.30 rispondo. Intervengo in Consiglio regionale per rispondere alle troppe false ricostruzioni create ad arte in queste settimane per danneggiare me e la giunta che presiedo per mero opportunismo politico". "Le notizie uscite in questi giorni avrebbero dovuto porre fine alle polemiche. In molti mi avete espresso solidarietà, vicinanza e finanche ringraziamenti", continua. "Altri purtroppo stanno travisando i fatti e, come al solito, in questa Regione lo scarso contenuto politico delle opposizioni porta a ricostruzioni fantasiose della realtà per attaccare la giunta che con orgoglio presiedo". Le previsioni sono che la mozione di sfiducia M5S e le pressioni dem per la sua decadenza verranno respinte. Ma la graticola per Fontana continua a bruciare.

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