Foibe, il ministero dell'Istruzione: «Italiani come gli ebrei». Dietrofront Bianchi: un errore paragonare le tragedie

Il documento inviato ai dirigenti scolastici per promuovere le iniziative sulle complesse vicende al confine

Ministero dell'istruzione, la circolare shock paragona le foibe alla shoah. Poi si scusa
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Giovedì 10 Febbraio 2022, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 06:33

«Il Giorno del ricordo e la conoscenza di quanto accaduto possono aiutare a comprendere che, in quel caso, la "categori" umana che si voleva piegare e culturalmente nullificare era quella italiana». È un passo della circolare sulle Foibe inviata da Stefano Versari, Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell'Istruzione ai Dirigenti e ai Coordinatori didattici delle Istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione. La frase ha fatto subito discutere e in poche ore è diventata un caso per il paragone tra la persecuzione degli ebrei e quella degli itailani in Istria e Dalmazia.

Le foibe, quel ricordo di morte e abbandono: oggi si commemora la strage di migliaia di persone in Istria, Fiume e Dalmazia

Il testo del documento 

Nel documento, inviato con oggetto «10 febbraio 2022 "Giorno del Ricordo" - Opportunità di apprendimento», il Ministero intendeva promuovere ai dirigenti scolastici le iniziative predisposte in collaborazione con le Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati «per la conoscenza storica e la riflessione critica delle complesse vicende del confine».

Si legge: «Poco tempo prima era accaduto, su scala europea, alla "categoria" degli ebrei. Con una atroce volontà di annientamento, mai sperimentata prima nella storia dell'umanità. Pochi decenni prima ancora era toccato alla "categoria" degli Armeni. E poi? Sempre vicino a noi, negli anni novanta, vittima è stata la "categoria" dei mussulmani di Srebrenica. Non serve proseguire. Allo sconvolgimento e all'empatia per le vittime deve dunque associarsi il tentativo di riflettere sugli effetti della riduzione etica delle persone umane a 'categoriè, perciò stesse disumanizzate». 

Il testo ha scatenato subito un acceso dibattito, su un tema che da anni è oggetto di attenzione politica. Nel 2021 Fratelli d'Italia aveva proposto l'equiparazione dei due fenomeni storici, paragonando i negazionisti della shoah a quelli delle Foibe. La proposta fu respinta. L'ipotesi maggiormente sostenuta dagli studiosi e dalla comunità ebraica è che i due eventi non sono paragonabili: nel caso dell'Olocausto, si è trattato di un genocidio che ha ucciso oltre 6 milioni di persone. Le foibe - dove morirono circa 5mila tra italiani, tedeschi e jugoslavi - sono invece un episodio di violenza politica simile ad altri che si verificarono dopo la seconda guerra mondiale e che avrebbero insanguinato, negli anni 90, la penisola balcanica. 

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Bianchi: un errore paragonare le due tragedie

Poche ore dopo la circolare discussa, il ministro dell'Istruzione Bianchi ha pubblicato un comunicato ufficiale in cui ha rettificato quanto accaduto: «Ogni dramma ha la sua unicità, va ricordato nella sua specificità e non va confrontato con altri, con il rischio di generare altro dolore». Così il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in merito alla nota amministrativa emanata dal Dipartimento per l’Istruzione in occasione del “Giorno del Ricordo”. Il Ministro ha telefonato alla Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, e al Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Gianfranco Pagliarulo, ricordando che il Ministro e il Ministero sono da sempre fortemente impegnati, e continueranno a esserlo, nella memoria della Shoah. Oggi pomeriggio il Ministro sarà in aula, al Senato, per celebrare con le scuole il “Giorno del Ricordo”.

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