Foggia, elicottero caduto, il tragico destino dei passeggeri: nessuno doveva essere su quel volo

Gli sloveni erano arrivati tardi all'imbarco del traghetto. Il dottore aveva cambiato programma all'ultimo

Foggia, elicottero caduto, il tragico destino dei passeggeri: nessuno doveva essere su quel volo
di Mauro Evangelisti
3 Minuti di Lettura
Domenica 6 Novembre 2022, 07:21 - Ultimo aggiornamento: 12:07

Nessuno dei cinque passeggeri aveva previsto di salire su quell'elicottero, tutti sono stati traditi dal destino. Partiamo dalla famiglia slovena. Era partita da Lubiana e stava girando l'Italia con un camper. Bostjan Rigler, 54 anni, solo pochi giorni fa aveva inviato una foto ai colleghi del gruppo televisivo dove era direttore tecnico, in cui mostrava proprio il camper con un «tramonto italiano» sullo sfondo. Viaggiava con la moglie Mateja Curk, 44 anni, dirigente di azienda, e i due figli adolescenti, Jon, 14, e Liza, 13. Venerdì decidono di fare una gita alle Tremiti, lasciano il camper, vanno con la nave. I piani prevedono di tornare la sera stessa. Fanno tardi, perdono la nave. Provano a rientrare in elicottero, niente da fare: il tempo peggiora, il decollo è annullato. Si adattano e dormono in un hotel. Poco male, devono essersi detti, prenderemo l'elicottero domani. Ieri alle 9.20 sono saliti sull'Agusta dell'Alidaunia.

Foggia, elicottero precipitato: sette morti tra cui due ragazzi di 13 e 14 anni. Tra le vittime direttore tv slovena

 

Al momento del decollo c'è un altro passeggero che non doveva essere lì. Maurizio De Girolamo, 64 anni, di San Severo (Foggia). È un medico, uno di quelli che non si stancano mai di lavorare. Dice il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, che ha proclamato il lutto cittadino: «Era in prima linea da noi in pronto soccorso e sulle ambulanze del 118. E periodicamente faceva servizio anche alle Tremiti. Qui a San Severo era molto conosciuto. La moglie, originaria della Romagna, è la farmacista. Uno dei tre figli era parlamentare dei 5 Stelle». Ugo De Girolamo era stato eletto nella scorsa legislatura in provincia di Forlì e vive a Modigliana, città di origine della madre. Ecco, suo padre, il dottor Maurizio, su quell'elicottero non doveva salire. Aveva altri programmi, racconta un altro sindaco, quello delle Tremiti, Peppino Calabrese: «Aveva appena terminato il turno di notte ed aveva deciso di prendere l'elicottero anziché la nave per le condizioni meteo marine avverse». Coincidenze. E poi ci sono i due piloti, molto stimati. Luigi Ippolito, 60 anni, il più esperto dell'Alidaunia, e Andrea Nardella, 39.

Vivevano entrambi a Foggia. Giuseppe, un amico di Nardella, lo ha ricordato così su Facebook: «Sei diventato pilota di elicotteri con tanti, ma tanti sacrifici. Tuoi e della tua famiglia. Mancherai a tante persone che hanno avuto il dono di incontrarti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA