Firenze, Accademia e Uffizi riuniti: «Sarà una vera rivoluzione». Il piano di Schmidt

Firenze, Accademia e Uffizi riuniti: «Sarà una vera rivoluzione». Il piano di Schmidt
di dal nostro inviato Laura Larcan
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Venerdì 30 Agosto 2019, 17:41

Un sofisticato sistema di illuminazione, un restyling di didascalie e pannelli didattici, con un occhio di riguardo al design e al multimediale, la messa a punto di quell’atteso sistema di climatizzazione e aria condizionata per la tribuna del David. E probabilmente, il debutto del totem hi-tech “taglia code” dotato di software e algoritmo collaudato con successo agli Uffizi nelle giornate di apertura gratuita. Sono alcune delle novità previste per la Galleria dell’Accademia nel piano di “accorpamento” con gli Uffizi firmato dal direttore Eike Schmidt.

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Con l’eco fiorentina degli strali della direttrice uscente Cecilie Hollberg, “liquidata” dalla riforma del ministro grillino Alberto Bonisoli, si lavora negli uffici degli Uffizi. Il decreto, accelerato nei giorni di crisi di governo, ha privato l’Accademia dell’autonomia gestionale (smontando la riforma dell’ex ministro Dario Franceschini) accorpandola agli Uffizi insieme al Museo di San Marco, il gioiello del Beato Angelico. Preferisce parlare di “riunificazione”, Schmidt.

Dal “regalo” di Bonisoli a Ferragosto, non s’è mai fermato. «Dal punto di vista amministrativo la riunificazione è pronta. Per l’Accademia e soprattutto per San Marco abbiamo in mente una rivoluzione», racconta il direttore che il prossimo 9 settembre illustrerà alla stampa il piano. Per il gioiello del David di Michelangelo sarà un lavoro certosino sul rilancio del museo in termini di «qualità della visita». Il restyling punterà a sistemi di fruizione e offerta in sinergia con il vicino Museo di San Marco cui Schmidt vuole dare «la dignità di museo tra i più importanti del mondo».

Ad oggi, lamenta il direttore, San Marco ha registrato un crollo vertiginoso di visitatori dovuto anche ad orari d’apertura ridotti. «Ci vuole un astrologo per capire quando apre». Entro l’anno si rivoluziona tutto. «Apertura continuata, tutti i giorni». Con risorse e personale di Ales, società in house del Mibac. «È uno dei posti più suggestivi, su cui investire su un turismo slow - riflette Schmidt - A San Marco l’atmosfera legata alle opere del Beato Angelico e del Savonarola affascina anche chi non è un credente». Altra rivoluzione riguarderà la Biblioteca che Schmidt vuole rilanciare come centro culturale di eventi grazie anche alla sua acustica perfetta. Dal 2020, debutterà un programma fitto di incontri.

E con un simile piano c’è da scommettere che Eike “Magno” resti a Firenze per il nuovo mandato («domanda da fare al ministro», ripete). E nel valzer di polemiche contro la riforma, Schmidt sembra allineato alla direttrice del Colosseo Alfonsina Russo che ha spiegato: «L’azzeramento del Cda non riduce l’autonomia, ma la rafforza». Intanto Schmidt pensa alla divulgazione hi-tech e Palazzo Pitti diventa un videogioco. La reggia d’Oltrarno farà da sfondo a The Medici Game: Murder at Pitti Palace, pronto ad ottobre, in cui la protagonista è Caterina, giovane storica dell’arte coinvolta in un omicidio avvenuto nella reggia. «È stato realizzato con migliaia di fotografie in tre settimane di sopralluoghi per ricostruire in 3D alcune sale e carpire dettagli che saranno funzionali alla storia investigativa e alle soluzioni», racconta Massimiliano Elia, cofondatore di TuoMuseo, realizzatore del game ideato e prodotto dalla casa editrice Sillabe in partnership con Opera Laboratori Fiorentini presieduta da Giuseppe Costa. Dalla fiction al videogame i Medici sono un brand che funziona. L’indagine tocca la Sala Bianca, quella di Saturno con i capolavori di Raffaello, e quella di Prometeo, con i dipinti più antichi di Pitti, fino alla Grotta del Buontalenti nei Giardini di Boboli.

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