Fernando, scomparso 8 anni fa a Roma, l'incontro con la famiglia: «Vi ho pensato ogni giorno»

Fernando, scomparso 8 anni fa a Roma, l'incontro con la famiglia: «Vi ho pensato ogni giorno»
di Elena Ceravolo e Raffaella Troili
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Venerdì 3 Luglio 2020, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 12:14
PALOMBARA SABINA Cosa spinga un adolescente a sparire nel nulla invece di andare a scuola non è chiaro, e fa tremare. Più semplice intuire come una mamma sia morta in un giorno e poi rinata in queste ore alla notizia del ritrovamento. Fernando Vasile Mihai, ora 24enne, è stato ritrovato a Genova, chiedeva l’elemosina sotto i portici di via Dante, di fronte alle Poste, tutti gli volevano bene. Anche a Palombara Sabina, alle porte di Roma, da dove si era allontanato all’età di 16 anni lo aspettavano. Grazie all’interesse di “Chi l’ha visto” una passante ha notato quel giovane uomo ha scattato foto e fatto un video: camminava sotto i portici, in centro, con il suo cane.

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Anche altri abitanti del capoluogo ligure hanno inviato segnalazioni, riconosciuto in quel ragazzino di 16 anni della foto diffusa in tv, quell’adulto gentile, che accettava cibo per il cane e coperte. Hanno girato foto e indicazioni alla famiglia. Nessun dubbio: era lui. I familiari sono partiti per Genova. Ci sono momenti in cui le parole non servono, si sono guardati, abbracciati, pianto. «Vi ho pensato sempre, mi mancavate tanto, ma più passava il tempo e più non sapevo come tornare indietro», ha detto alle zie in quell’incontro unico in cui si sono riconosciuti all’istante.
Era sparito un pomeriggio di maggio del 2012. In piena adolescenza, aveva diverbi con la mamma con cui viveva, aveva già fatto perdere notizie di sè per qualche giorno andando a dormire da alcuni amici. E la madre aveva presentato denuncia di scomparsa per poi ritirarla al suo ritorno. «Non volevo che mi seguissero i servizi sociali - disse ai militari di Palombara Sabina - ma non sapevo dove andare e sono tornato». Due settimane dopo, la fuga. Otto anni in cui la famiglia, la mamma (da quattro anni tornata in Romania per problemi di salute) non ha smesso di cercarlo. Ora è a Roma a casa della sorella della mamma, che è identica a lei.

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«PIANTI, RACCONTI, ABBRACCI»
«Lo abbiamo cercato ovunque sia qui sia in Romania, dove sta la mamma - spiega la zia Alina Elena, moglie del fratello della madre di Fernando - ci arrivavano solo notizie false. L’incontro? Abbiamo pianto, ci siamo raccontati per ore un po’ di vita. Ora stara un po’ con noi, anche se ha la fidanzata, vivevano vicino Genova». Ma come ha fatto un minorenne a sopravvivere da solo così a lungo, dopo aver girato un po’ tutta l’Italia, prima di fermarsi a Genova. «Ce lo chiediamo anche noi ma è presto per le domande, non sta tanto bene, ci ha detto che gli siamo mancati, che ci pensava sempre. Ha capito che gli vogliamo bene, che fa parte della famiglia, ma dobbiamo dargli tempo. Abbiamo pianto tutti. C’è poco da dire, solo lacrime e abbracci, anche al telefono con la mamma che presto verrà, lo ha cercato dappertutto».

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A Palombara non tutti si ricordano di lui, il tempo è passato, ma chi l’ha conosciuto ora lo aspetta, nei luoghi dell’infanzia, perché non hanno mai smesso di sperare che un giorno ricomparisse quel ragazzo alto, magro e sveglio. «Andavamo alle elementari insieme - ricorda Marta - e giocavamo in piazzetta, era molto intelligente, chiacchierava, gli voglio molto bene, veniva anche a pranzo da nonna, che ora è morta . Anche alle medie facevamo la strada insieme, non ci siamo mai persi. Ci siamo sempre chiesti perché è sparito, mi farebbe piacere rivederlo. Quante volte in questi anni ci siamo chiesti: “dove starà?”».
A Genova intanto veniva accudito, chi gli portava coperte, chi piccoli regali. «Un ragazzo tranquillo in compagnia del suo cane - ripetono i commercianti di piazza Dante dove chiedeva l’elemosina - non ha mai dato fastidio a nessuno, non era insistente». Sotto i portici si riparava dal vento, dalla pioggia e dal caldo. «C’era una signora - racconta la tabaccaia di via Dante - che gli portava il cibo per il cane. Ognuno gli dava qualcosa perché era sempre gentile, educato. Fernando non beveva e non ha mai avuto un problema con la droga. È un ragazzo per bene. La sua figura ci mancherà». Qualcuno racconta che otto anni fa si sarebbe allontanato da casa dopo un litigio con la mamma. «Era molto legato allo zio, che aveva preso il posto del papà - racconta un clochard che lo conosceva - me lo aveva raccontato tempo fa». Bentornato Fernando, invisibile per otto anni.

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