Falsi invalidi e opere fantasma, così gli italiani truffano lo Stato: sprechi per 6 miliardi

Falsi invalidi, opere fantasma: così gli italiani truffano lo Stato
di Valentina Errante
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Lunedì 18 Marzo 2019, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 07:54

Sprechi, truffe e corruzione. L’analisi del nucleo speciale Spesa pubblica e repressione delle frodi comunitarie della Guardia di Finanza, a giugno scorso, calcolava, per le casse dello Stato, una perdita di oltre 5 miliardi di euro per il 2018. Un prezzo lievitato nei restanti sei mesi dell’anno fino a raggiungere almeno sei miliardi: il costo dell’evasione e dei raggiri messi in atto dagli italiani nel 2018 ai danni dello Stato. Un report riservato che racconta, il risultato delle indagini disposte dalle procure e le verifiche a campione eseguite, da Nord a Sud, dai militari. Si va dai contributi ad aziende fantasma per le assunzioni “rosa”, ai lavori pubblici incompiuti nella Capitale, ai falsi invalidi, fino al denaro indebitamente erogato in base alla legge Pinto, che risarcisce chi, subisce processi troppo lunghi. Si passa anche per le segnalazioni Anac degli appalti, con il frequente frazionamento delle commesse e le trattative provate.

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«NUOVI STRUMENTI»
Un nuovo capitolo di verifiche si aprirà con il reddito di cittadinanza, nel report si fa già riferimento alla necessità, per i militari, di incrementare la propria attività «dovuta anche all’introduzione di nuovi strumenti di assistenza, varati anche e soprattutto dalle ultime leggi di Bilancio, quale il reddito di inclusione che terminerà la sua fase sperimentale nel 2019. Si va dalla coop che in Sicilia accoglieva migranti non accompagnati ma non corrispondeva agli ospiti il “pocket money” giornaliero, alle truffe che consentivano alle aziende “bio” di pecepire contributi Ue. Le verifiche riguardano anche il bonus cultura.

QUOTE ROSA
È accaduto a Taranto. Le indagini hanno riguardato i fondi comunitari stanziati nell’ambito delle misure anticrisi per l’occupazione femminile. Diciassette imprese avevano attinto ai fondi comunitari. È emerso che i soldi venivano gestiti da un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, al riciclaggio ed erano stati veicolate da imprese fantasma che reclutava fittiziamente le donne. Importo totale della truffa 3milioni e 259mila euro. 

LE OPERE NELLA CAPITALE
Nel calcolo rientrano 27 milioni 556mila euro dovuti alle mancate opere di urbanizzazione che avrebbero dovuto essere realizzare in piazza dei Navigatori e in viale Giustiniano Imperatore, a fronte delle concessioni rilasciate dal Comune di Roma. Impianti di illuminazione, parcheggi e sistemazione della viabilità mai eseguiti. Tra l’altro, si legge nel report, le fideiussioni richieste dall’amministrazione ai privati, sono risultate inesigibili. 

I FALSI INVALIDI
Un ever green della truffa allo Stato. Il fenomeno dopo tanti scandali, evidentemente non è stato del tutto debellato. Su 72 controlli 18 posizioni sono risultate irregolari. Mentre in 230 casi è risultato che il beneficiario della pensione fosse già morto.

DOCENTI 
Negli sprechi della pubblica amministrazione rientrano anche i docenti universitari che dichiarano di svolgere il tempo pieno negli atenei di appartenzenza e invece vengono pagati per consulenze e collaborazioni. Su 413 controlli avviati sono risultate 337 posizioni irregolari, con un danno erariale di 57milioni 397mila euro. 
Non è una grande spesa, ma nel calcolo ci sono anche 5mila euro spesi dallo Stato per risarcire cittadini in base alla “legge Pinto”, che tutela le vittime di processi troppo lunghi. 
 

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