I presunti responsabili di due furti commessi anni fa in provincia di Vicenza (Veneto) sono stati smascherati grazie all'esame del Dna. Gli espisodi, compiuti a Monticello Conte Otto e Costabissara, risalgono rispettivamente al 2003 e al 2006. Dagli accertamenti condotti dal Nucleo Operativo di Thiene e dal Ris di Parma, si è riuscito a individuare a due persone: un uomo, H.M., 51 anni, di origine rom, domiciliato in un campo nomadi di Vicenza, e una donna, D.A (60), di origine sinti, residente nella terraferma veneziana.
Il primo colpo avvenne a fine estate del 2003 quando a Monticello un ottantenne ha aperto le porte di casa a una donna che, con il pretesto di farsi offrire un bicchiere d'acqua, lo distratto rubandogli alcune centinaia di euro e fuggendo con un complice.
Le prime indagini sul secondo episodio avevano portato a individuare e denunciare uno degli autori, J.R., 54 anni, di origine serba. Sulle due scene del reato erano state recuperate tracce di sangue e impronte, lasciate verosimilmente dai malviventi. Gli specialisti del Ris che sono giunti alla loro identificazione attraverso la comparazione nel database nazionale. I due sono stati denunciati alla Procura di Vicenza per i reati di concorso in furto aggravato.
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