Covid in Emilia Romagna, tornano a crescere i ricoveri: 39 vittime. Superata la Lombardia per contagi

Emilia Romagna, tornano a crescere i ricoveri: 39 vittime. Superata la Lombardia per contagi
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Lunedì 30 Novembre 2020, 19:26 - Ultimo aggiornamento: 19:29

Non si ferma, in Emilia-Romagna, la curva del contagio del Covid: nelle ultime 24 ore, secondo i dati aggiornati come ogni giorno alle 12, sono 2.041 i nuovi casi di positività, scoperti però con un numero di tamponi molto inferiore al solito (10.992) come abitualmente avviene nei giorni festivi. E ci sono indicatori contrastanti in vista del monitoraggio che, venerdì, dovrà dare indicazioni sul fatto che l'Emilia-Romagna possa, come auspicato dal presidente Bonaccini, tornare in zona gialla.

Da una parte il numero alto di asintomatici (1.189, oltre la metà) indica che il contact tracing, pur fra mille difficoltà, sta tenendo meglio che altrove.

Dall'altra i ricoverati (con l'Emilia-Romagna già oltre la soglia di attenzione) che dopo alcuni giorni di rallentamento ritornano a crescere: sono 249 quelli in terapia intensiva, quattro in più rispetto a ieri, e 2.755 (+87) negli altri reparti Covid. Si contano anche 39 nuovi morti, in gran parte over 70, ma fra le vittime c'è anche una donna piacentina di 42 anni.

A livello territoriale, poi, le regioni con il maggior numero di contagi sono la Lombardia (1.929), il Veneto (2.003), la Campania (1.626), il Piemonte (1.185), il Lazio (1.589) e appunto l'Emilia-Romagna (2.041).

Oltre al monitoraggio, nei prossimi giorni è atteso anche un nuovo Dpcm, che probabilmente definirà anche la possibilità di spostarsi fra regioni nel periodo natalizio. «Comincia il confronto con il governo - ha detto Stefano Bonaccini, che presiede anche la Conferenza delle Regioni - per valutare misure che da un lato rendano possibile di fare attività per le regioni che sono in zona gialla, ma dovremo cercare misure che evitino il tana libera tutti: per il periodo natalizio è necessario limitare gli spostamenti. Le restrizioni stanno dando i risultati adesso dobbiamo evitare che a gennaio e febbraio si torni a cosa abbiamo vissuto in questi mesi». Scuola, trasporto pubblico e impianti sciistici sono alcune delle altre questioni sul tavolo in questi giorni.

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