Il parroco si sbaglia e fissa due matrimoni alla stessa ora: lite tra famiglie per contendersi la chiesa

Capita a Pellestrina, un'isola della Laguna Veneta

Il parroco si sbaglia e fissa due matrimoni alla stessa ora: lite tra famiglie per contendersi la chiesa
di Raffaella Vittadello
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Giovedì 13 Gennaio 2022, 18:02 - Ultimo aggiornamento: 18:06

VENEZIA - Dopo due anni di pandemia e di crollo vertiginoso dei matrimoni, in primis quelli religiosi rispetto alle unioni civili, suscita ancora maggior sorpresa il fatto che due coppie di promessi sposi si stiano contendendo la stessa chiesa per una cerimonia che dovrebbe essere celebrata a fine estate, in settembre. Con tanto di minacce, sia pur velate, nel caso non si riesca a trovare l'accordo. Capita a Pellestrina, la disputa a distanza è per il Santuario della Madonna dell'Apparizione, eretto a testimonianza del miracolo della Vergine apparsa a un quattordicenne dell'isola nel 1716, ancora oggi meta di pellegrinaggio annuale il 4 agosto.

E capita che una coppia, lei originaria dell'isola, ma da vent'anni residente in Toscana, lui militare per metà laziale e metà siciliano, nel marzo 2021 abbia fatto visita al parroco lagunare per fissare la data delle nozze, come tradizione vuole, nel tempio (che fu) di residenza della sposa.
«Ci siamo intrattenuti per oltre un'ora con il sacerdote racconta Pina, il nome è di fantasia per non svelare le sue generalità in un'isola in cui si conoscono tutti - che ne ha preso nota.

Compreso il fatto che nella stessa cerimonia ci sarebbe stato il battesimo di nostra figlia più piccola. Nella stessa chiesa è stata battezzata la più grande, nel segno di una continuità e di un legame che vorremmo mantenere».


L'ORGANIZZAZIONE

Passano i mesi e la macchina dell'organizzazione del matrimonio si mette in moto, tra alberghi da prenotare per l'ospitalità di alcuni giorni per i parenti, il viaggio e tutto il corollario, compreso il pranzo secondo i rigidi protocolli anticovid. Il desiderio è che tutto, per quel giorno, sia perfetto. Facile immaginare il baratro emotivo in cui i futuri coniugi toscani piombano quando parlando con il parroco vengono improvvisamente a sapere che la chiesa non è più disponibile, che c'è stato un errore e che nello stesso giorno c'è un altro matrimonio. «Anzi, dapprincipio disse addirittura che non si ricordava di noi», prosegue Pina trasecolata.

A questo punto entra in scena la mamma, che si presenta in ufficio dal parroco per rinfrescargli la memoria.
Il parroco si scusa per il malinteso e propone che le due famiglie si accordino per un orario diverso, pur nello stesso giorno e nel santuario simbolo di Pellestrina. «Ci ha anche suggerito, per la verità, visto che porteremo con noi un sacerdote nostro amico che concelebrerà la messa, di optare per un'altra chiesa visto che il prete c'era già» aggiunge la donna.


LA DELUSIONE

Pina e il futuro marito auspicano un incontro con i fidanzati pellestrinotti e il parroco per chiarire tutti insieme, possibilisti quanto increduli per tutto questo clamore.
Ma i due giovani toscani, che tornano in laguna di frequente, raccontano un episodio che li ha frastornati e turbati, accaduto mentre trascorrevano le vacanze di Natale a Pellestrina.
«Sono andata a fare la spesa e siamo stati fermati da un parente dell'altra famiglia - continua Pina - che ci ha detto che sarebbe finita male all'uscita della messa, il giorno del matrimonio, se avessimo perseverato nel nostro proposito di sposarci lo stesso giorno. Non so fino a che punto fosse seria la sua battuta, ma siamo rimasti di stucco».

Viene coinvolto anche il vescovo di Chioggia, alla fine il parroco ipotizza due orari diversi per le due cerimonie, una alle 10.30 e una alle 12,15. Ma mancano ancora molti mesi, ed è presto per dire se in questo nuovo romanzo di manzoniana memoria pace sia fatta tra le due famiglie.

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