Un figlio non può avere «due mamme». No del tribunale di Pisa a una coppia di donne

Un figlio non può avere «due mamme». No del tribunale di Pisa a una coppia di donne
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Domenica 1 Agosto 2021, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 10:29

Giulia, originaria di Pisa, e Denise, americana, si sono sposate negli Stati Uniti, nel Wisconsin, e ora vivono insieme al figlio a Venezia. Il piccolo è nato nel gennaio 2016. Ma per la legge italiana non possono essere registrate entrambe come mamme. Il tribunale civile di Pisa, come riporta oggi Il Tirreno, ha respinto la richiesta delle due donne di iscrivere entrambi i nomi sul certificato di nascita del figlio che ha visto la luce a Pontedera (Pisa) dopo fecondazione eterologa fatta all'estero.

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Mamme, la vicenda

Le due donne chiedono al Comune la trascrizione dei loro nomi nell'atto di nascita, ma l'ufficiale di stato civile la nega e la coppia allora si rivolge al tribunale per ottenere l'iscrizione; i giudici respingono la richiesta e ora le due hanno deciso di ricorrere in appello.  Il tribunale di Pisa ha motivato così la sua decisione: «Confermata la piena legittimità del rifiuto di iscrizione. È solo il legislatore che, nella sua discrezionalità, può introdurre nell'ordinamento la relativa disciplina, scegliendo la forma di tutela che ritenga più idonea (iscrizione o adozione)».

Le due donne, ricorrendo al tribunale, avevano lamentato anche una presunta discriminazione rispetto a bambini nati all'estero nelle stesse condizioni ma i giudici non hanno accolto neppure questo rilievo che «è solo apparente - viene spiegato - Ben diverso è per lo Stato riconoscere una situazione che di fatto già esiste nel mondo naturalistico e ha trovato assetto formale in un altro ordinamento e dare disciplina e possibilità di creazione della stessa situazione nell'ordinamento interno».

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