Pontedera, primo volo del drone salvavita ma l'Enac accende il semaforo rosso: nessuna autorizzazione

Pontedera, primo volo del drone salvavita ma l'Enac accende il semaforo rosso: nessuna autorizzazione
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Martedì 23 Ottobre 2018, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 11:57
L'Enac ferma il drone "salvavita". Il 21 ottobre a Pontedera, vicino a Pisa, è avvenuto per la prima volta in Italia un trasporto in via sperimentale di sangue per trasfusioni con il drone di della società ABzero, nata da uno spin off della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa. L'Ente nazionale per l'aviazione civile ha segnalato però che tale volo, manovrato dal personale sanitario dell'ospedale pontederese, si è svolto «presumibilmente in scenari con operazioni oltre la linea visuale del pilota» e non è stato autorizzato come attività sperimentale dall'Enac, mentre in tali casi «va sempre richiesta la preventiva autorizzazione».





In particolare l'operatore ABzero ha presentato all'Enac un'autocertificazione per poter effettuare operazioni con il drone a linea di vista (Vlos). Le operazioni dichiarate, in ogni caso, non prevedono il sorvolo né di persone, né di strade aperte al traffico, dato che comportano prescrizioni tecniche specifiche rapportate al peso del drone. L'Ente, pertanto, sta procedendo con le verifiche di competenza per accertare se le operazioni effettuate siano state svolte in scenari diversi da quelli contenuti nella dichiarazione resa dall'operatore.

Secondo ABzero, invece, il volo «si è svolto in regime di scenari standard 03 con conduzione a vista del pilota (Vlos) e con le zone interessate dal sorvolo interdette dal traffico veicolare e pedonale dalla Polizia Municipale». La società si è detta disponibile a fornire ad Enac la documentazione per dimostrare la correttezza di quanto svolto.

I sei minuti di volo del drone erano stati visti come una potenziale svolta rivoluzionaria per il trasporto sanitario di emocomponenti e organi. Una novità che potrebbe incidere positivamente anche sui costi di gestione del sistema sanitario nazionale e sull'efficacia dei trattamenti terapeutici dei pazienti. 

Il volo di prova ha funzionato perfettamente e ha sancito l'inizio di una sperimentazione che proseguirà nel tempo con una serie di test. Il primo viaggio del drone è stato compiuto su un tragitto breve, dall'ospedale fino a una rotatoria a qualche km di distanza: il velivolo è decollato in automatico ed è stato poi seguito dal personale medico per tutto il tempo. La prossima tappa della sperimentazione prevede un volo tra i presidi ospedalieri di Pontedera e Volterra, che saranno i due ospedali di riferimento della sperimentazione prima che il drone possa essere messo definitivamente sul mercato.

ABzero è la società fondata da Andrea Cannas e Giuseppe Tortora e offre un servizio che utilizza droni per il trasporto di sangue, organi e medicinali, garantendo la consegna in maniera autonoma, immediata e in totale sicurezza, anche in caso di avaria. «Il bene trasportato - sottolinea Tortora - è conservato senza rischi in una capsula intelligente unica al mondo, che ne protegge la qualità secondo gli standard di legge. Il sistema si basa su un software intuitivo, proprietario ed efficace, semplice da utilizzare dallo staff medico. I nostri droni consegnano esattamente dove e quando necessario e sono disponibili 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno ed eseguono trasporti sul corto e medio raggio, garantendo la riduzione dei tempi di trasporto fino all'80%, con un risparmio dei costi diretti e indiretti delle strutture sanitarie fino a duemila euro per due sacche trasportate».

 
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