Draghi a Bergamo: «Simbolo del dolore. La campagna vaccini prosegue qualunque sia la scelta Ema»

Draghi a Bergamo: «Simbolo del dolore. La campagna vaccini prosegue qualunque sia la scelta Ema»
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Giovedì 18 Marzo 2021, 08:46 - Ultimo aggiornamento: 23:18

«Bergamo luogo simbolo del dolore dell'intera nazione. Mario Draghi a Bergamo ha partecipato alla Giornata in cui tutto il Paese ricorda le vittime del Covid. Il premier ha deposto una corona di fiori al Cimitero monumento e poi al parco della Trucca di Bergamo ha inaugurato il Bosco della memoria dedicato alle vittime del Covid, dove ha ricordato che «la campagna vaccini prosegue qualunque sia la scelta Ema».

Ad accogliere il presidente del Consiglio il sindaco Giorgio Gori e il presidente della Lombardia Attilio Fontana per una cerimonia a cui hanno preso parte, fra gli altri, i sindaci di Nembro e Alzano, due dei Paesi più colpiti dall'epidemia, oltre a esponenti del mondo sanitario, vescovo e prefetto.

La cerimonia è iniziata con un minuto di silenzio.

Ieri altri 431 i morti, per un totale di oltre 103.400.

Bergamo e il lutto dell’Italia: «Quelle bare senza carezze»

 

Corona d'alloro

Il premier Mario Draghi ha posato una corona d'alloro sulla stele dedicata alle vittime del Covid al cimitero monumentale di Bergamo, mentre veniva letta la poesia di Ernesto Olivero che è scolpita sulla stele.

Il premier ha infatti deciso di celebrare la prima giornata nazionale delle vittime del Covid nella città più colpita dalla prima ondata, con oltre 3400 vittime ufficiali per coronavirus anche se quelle stimate sono circa 6000.

Draghi: «Lo Stato c'è e ci sarà»

«Vorrei che mi sentiste vicino, nella tristezza e nella speranza. Lo Stato c'è e ci sarà», ha detto il premier Mario Draghi alla cerimonia per la Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid, a Bergamo.

«Tutta la comunità bergamasca ha dato prova di saper reagire, di trasformare i lutti e le difficoltà in voglia di riscatto, di rigenerazione - ha detto il presidente del Consiglio -. Il suo esempio è prezioso per tutti gli italiani che, sono certo, non vedono l'ora di rialzare la testa, ripartire, liberare le loro energie che hanno reso meraviglioso questo Paese».

«Il governo - e lo sapete bene - è impegnato a fare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile - ha detto il premier -. Questa è la nostra priorità. La sospensione del vaccino AstraZeneca, attuata lunedì con molti altri Paesi europei, è stata una decisione temporanea e precauzionale. Nella giornata di oggi, l'Agenzia Europea dei Medicinali darà il suo parere definitivo sulla vicenda. Qualunque sia la sua decisione, la campagna vaccinale proseguirà con la stessa intensità, con gli stessi obiettivi».

«Non possiamo abbracciarci ma questo è il giorno in cui dobbiamo sentirci tutti più uniti - ha detto ancora il premier a Bergamo -. Cari bergamaschi, avete vissuto giorni terribili, sono tante le immagini di questa tragedia ma una è indelebile, la colonna di carri militari carichi di bare. Sono tante le immagini di questa tragedia, che hanno colpito tutti, in Italia e nel mondo. Una su tutte è indelebile: la colonna di camion militari carichi di bare. Era la sera del 18 marzo, esattamente un anno fa».

Il premier ricorda le figure «simbolo di resistenza civile»

«In tutta Italia sono tantissimi i protagonisti silenziosi di questa rete di solidarietà. Sono tante le figure simbolo della resistenza civile di questa comunità che oggi vorrei ricordare», ha detto Mario Draghi a Bergamo nel suo intervento alla cerimonia in ricordo delle vittime del Covid. «Ne cito solo alcune», ha elencato il premier: «Don Fausto Resmini era il prete degli ultimi. A lui è stato intitolato il carcere di Bergamo di cui era il cappellano. Con lui rendiamo omaggio ai sacerdoti della diocesi bergamasca deceduti per il virus. Tra i sindaci storici di questa comunità, rivolgo un pensiero a Piero Busi, primo cittadino per 59 anni di Valtorta, morto nella casa di riposo che aveva contribuito a creare. E a Giorgio Valoti di Cene, 70 anni, al suo quarto mandato. Tra gli operatori sanitari: Maddalena Passera, medico anestesista. Deceduta a 67 anni poco dopo suo fratello Carlo, medico di base. Diego Bianco, 46 anni, un operatore del fondamentale servizio del 118 della Soreu di Bergamo. Tra le forze dell'ordine, l'appuntato scelto dei Carabinieri Claudio Polzoni, 46 anni. Con loro ricordiamo tutte le vittime della pandemia e ci stringiamo intorno alle loro famiglie».

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Gori: «Non è finita, Bergamo sia simbolo di rinascita oggi»

«Avevo sognato che qui ci fossero più persone per la fine della pandemia, non ci siamo ancora. Siamo vicini ma non ci siamo ancora». Lo dice il sindaco di Bergamo Giorgio Gori parlando alla cerimonia per la Giornata nazionale delle vittime del Covid. «Siamo stati il simbolo della pandemia lo scorso anno, con le immagini dei camion militari, per questo vogliamo essere un simbolo di rinascita oggi», spiega Gori che, rivolgendosi al premier Mario Draghi sottolinea: la sua presenza «ci fa sentire che lo Stato c'è».

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Mattarella promulga la legge sulla Giornata della memoria delle vittime Covid

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato questa mattina la legge approvata ieri dal Parlamento che istituisce la «Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell'epidemia da coronavirus» che verrà celebrata il 18 marzo di ogni anno. Lo rende noto il Quirinale.

Conte: «Italia grande nel dolore, lo sarà anche nella speranza del riscatto»

 

«Esattamente un anno fa questa fotografia, scattata da un balcone di Bergamo, si diffuse rapidamente in tutto il mondo, divenendo la tragica icona del nostro lutto nazionale. I camion militari che trasportavano fuori città centinaia di bare delle vittime della prima, grande ondata di Covid-19, ci costrinsero a misurarci con una ferita destinata ad aprire uno squarcio di dolore senza fine nella nostra comunità nazionale. Sono stati giorni terribili». Lo scrive su Fb l'ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella Giornata della memoria per le vittime del Covid, postando l'immagine dei camion dell'Esercito che trasportavano le bare dei morti per il Coronavirus fuori da Bergamo.

«Il grande senso di responsabilità e la necessità di rimanere lucidi e reattivi ci hanno dato la forza per affrontare questa grande sofferenza collettiva. L'adesione dei cittadini allo slancio unitario di protezione dei più fragili ci ha consentito di non rimanere sopraffatti nel momento più duro della nostra storia più recente. Oggi è la Giornata nazionale dedicata alle vittime di questa pandemia. Il ricordo ci riporta a quei giorni in cui acquistammo tutti la piena consapevolezza che la salute dei nostri cittadini, anche dei più anziani e vulnerabili, sarebbe stato il valore supremo da difendere, la cifra della nostra civiltà. Fu allora che ci persuademmo che i sacrifici personali, grandi o piccoli che sarebbero stati, la solidarietà collettiva, la responsabilità condivisa sarebbero stati i nostri imperativi categorici. Il ricordo di tante vite spezzate, il dolore per tanti affetti perduti ci deve ora trasmettere la forza per vincere questa sfida. Abbiamo dimostrato di essere una grande comunità nei giorni del dolore. Dimostreremo di esserlo anche nei giorni della speranza e del riscatto. Li attendiamo presto», conclude Conte.

Esattamente un anno fa questa fotografia, scattata da un balcone di Bergamo, si diffuse rapidamente in tutto il mondo,...

Pubblicato da Giuseppe Conte su Giovedì 18 marzo 2021

Palazzo Lombardia e Pirelli illuminati

«In occasione della Giornata nazionale per le vittime del Covid, bandiere a mezz'asta in tutte le sedi della Regione Lombardia. Inoltre, a Palazzo Lombardia, a Palazzo Pirelli e nelle altre sedi territoriali, alle 11, sarà osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime. La sera, i belvedere di Palazzo Lombardia e Palazzo Pirelli saranno illuminati con il tricolore». Lo fa sapere la Regione. Il governatore Attilio Fontana sarà a Bergamo in occasione della visita del presidente del Consiglio, Mario Draghi, per le celebrazioni in ricordo delle vittime.

 

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