Covid, nuovo Dpcm: vertice con Conte. Si valuta stop a palestre e piscine. Scuola, Cts: ingressi scaglionati

Covid, nuovo Dpcm: vertice con Conte. Si valuta stop a palestre e piscine (ma parrucchieri aperti)
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Sabato 17 Ottobre 2020, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 23:29

Sport, ristoranti, scuole e smart working. Ma anche parrucchieri e palestre. Di questo si è parlato al vertice nella sede della Protezione Civile. A partecipare erano il capo del Dipartimento Angelo Borrelli, il Commissario per l'Emergenza, Domenico Arcuri, il ministro per le Autonomie, Francesco Boccia e in collegamento quello della Salute, Roberto Speranza oltre a diversi governatori e rappresentanti delle Regioni.

Nuovo vertice con il premier Conte

È in corso a Palazzo Chigi una riunione tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capi delegazione delle forze di maggioranza, per fare il punto sulle misure che entreranno nel nuovo dpcm anti Covid. A seguire dovrebbe tenersi un nuovo vertice di maggioranza sulla manovra, con la riunione che sarà allargata al ministro Roberto Gualtieri, i sottosegretari all'Economia e i responsabili economici dei partiti di maggioranza.

Ancora in stand by la convocazione della riunione del Consiglio dei ministri, ipotizzata questa sera tra le 21 e le 22, ma che non si esclude possa slittare a domani.

Parrucchieri e palestre

Al termine della riunione tra governo e Regioni, il governatore della Liguria Giovanni Toti assicura che negli interventi in cantiere è escluso il coprifuoco modello francese e ulteriori strette a bar e ristoranti. Non chiuderanno negozi di parrucchiere e centri estetici. La misura, a quanto spiegano fonti di governo, non è sul tavolo della discussione in vista del nuovo dpcm con le norme anti contagio. Una valutazione è invece in corso, spiegano le stesse fonti, sullo stop alle palestre e alle piscine e più in generale sugli sport di contatto dilettantistici. Sullo sport, viene spiegato, arriverà una nuova stretta ma è ancora aperto un ventaglio di ipotesi che verranno soppesate nelle prossime ore.

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Conte parlerà domani. «Le anticipazioni che si stanno rincorrendo in questi giorni e in queste ore sui mezzi di informazione sono da ritenersi fughe in avanti e ipotesi non corrispondenti a verità. L'invito del governo agli organi di informazione è di evitare di alimentare confusione nei cittadini, in attesa di comunicazioni ufficiali che avverranno nella giornata di domani con una conferenza stampa del Presidente del Consiglio». Lo affermano fonti di Palazzo Chigi.

«Con l'autunno si apre una fase nuova. Le reti sanitarie sono forti ma dobbiamo evitare lo sfondamento come era accaduto a marzo», esordisce entrando alla riunione, a quanto si apprende, il ministro Francesco Boccia. Nel corso del vertice si sta valutando di riattivare anche la task force dei medici volontari. 

Mentre il commissario Domenico Arcuri si è rivolto direttamente agli italiani: «Più ci aiutano meno necessità c'è di misure drastiche». Inoltre si è detto «disponibile a ricominciare gli acquisti centralizzati di tamponi, reagenti e test antigenici per arrivare a 200mila tamponi molecolari al giorno e 100 mila test rapidi antigenici al giorno». 

Il vertice alla Protezione Civile comincia una manciata di ore dopo quello a Palazzo Chigi tra i capi delegazione e il premier Giuseppe Conte sulla manovra e le misure da mettere in campo in un nuovo Dpcm anti-Covid che si è concluso a notte fonda, verso le 4.30. Il Dpcm potrebbe arrivare entro martedì. Il governo sta anche valutando una soluzione «per trasportare i risparmi di spesa del 2020 su esigenze di spesa di questi ultimi due mesi del 2020». Nel provvedimento potrebbero entrare ad esempio la proroga della Cig o le nuove regole per lo smart working nella P.a., mentre non ci dovrebbero essere interventi sul fronte delle cartelle del fisco.

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Ristoranti

Una chiusura dei locali (ristoranti, bar, pub) tra le 22 e le 23, da modulare con la "stretta maggiore" nei week end, potrebbe essere una delle misure contenute nel nuovo Dpcm con regole anti Covid ancora più stringenti.  Nel governo le sensibilità sulle nuove disposizioni sarebbero diverse. Sulla movida, ha osservato il ministro Speranza, si dovrebbe fare uno sforzo in più: «Capiamo se una stretta sugli orari serali per evitare assembramenti», avrebbe aggiunto Speranza, invitando le Regioni a lavorare «insieme» al governo «sui trasporti».

Sport dilettantistici

É emerso che si deve fare una distinzione di base tra attività essenziali e non essenziali per limitare i contagi. Tra le nuove disposizioni potrebbe esserci una ulteriore stretta sugli sport dilettantistici da contatto e su alcune attività fisiche (nel mirino potrebbero finire le palestre) ma anche su parrucchieri, estetisti e saloni di bellezza; cinema e teatri; sale gioco e Bingo. Su questo tema il presidente della Confeernza delle Regioni e governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha detto: «Sulle piscine e le palestre si valuti di tutelare almeno le squadre, che possono rispettare i nuovi protocolli». 

Smart Working

Una «mossa netta sullo smart working», arrivando «anche al 70-75%». Lo avrebbe detto, a quanto si apprende, il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso del vertice. «Ci sono ancora luoghi in cui la mascherina non è utilizzata: sport di contatto - ad eccezione dei professionisti che seguono i protocolli», avrebbe sottolineato il ministro, dicendo poi alle regioni: «sugli eventi capiamo insieme dove fissare l'asticella». «Sulla movida potremmo fare uno sforzo in più, capiamo se una stretta sugli orari serali per evitare assembramenti», avrebbe aggiunto Speranza, invitando le Regioni a lavorare «insieme» al governo «sui trasporti».

Cts, Scuola: ingressi scaglionati alle Superioni e Università

Ingessì scaglionati per scuole superiori e università ma al momento niente didattica a distanza, riorganizzazione dei trasporti locali con il coinvolgimento dei sindaci, potenziamento dell'attività di diagnosi e contact tracing con i medici di base e i pediatri, potenziamento della medicina territoriale attraverso il contributo della protezione civile. Sarebbero queste, secondo quanto si apprende, le indicazioni emerse nel corso della riunione del Comitato tecnico scientifico che potrebbero essere adottate dal governo per frenare l'ondata di contagi.

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