Doping, smantellato traffico di anabolizzanti: arresti e sequestri in tutta Italia

Doping, smantellato traffico di anabolizzanti: arresti e sequestri in tutta Italia
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Mercoledì 20 Gennaio 2021, 10:24

Usavano anabolizzanti in vista delle gare. Ma li vendevano anche per uso stupefacente. Tre arresti, 12 denunce e 38 perquisizioni a seguito delle indagini coordinate dalla Procura di Torino, per traffico di sostanze dopanti. I militari del Nas di Torino hanno dato esecuzione alle misure cautelari, ai domiciliari, in seguito all'operazione Davide & Golia nelle province di Alessandria, Arezzo, Avellino, Brescia, Catania, Cuneo, Frosinone, Imperia, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Salerno, Torino, Vercelli e Verona, con epicentro nel Pinerolese (Torino). L'operazione ha disarticolato un consolidato traffico di sostanze dopanti e anabolizzanti, anche a effetto stupefacente, con legami commerciali anche all'estero.

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I reati ipotizzati sono «utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti» ed «esercizio abusivo della professione medica».

Dall'inizio dell'indagine sono 26 gli indagati a vario titolo. Le indagini sono partite nel 2019 dopo sequestro di farmaci anabolizzanti (steroidi a base di oxandrolone, stanozololo e metenolone) a una persona legata al mondo del culturismo. Sostanze che lui stesso usava in alcuni concorsi agonistici del settore. Le sostanze dopanti, una volta illecitamente importate dall'estero in Italia, venivano commercializzate attraverso ignari corrieri all'interno di plichi anonimi o recanti intestatari fittizi, per essere poi destinate a sportivi e atleti che le assumevano per migliorare le proprie prestazioni in occasione delle gare agonistiche di livello sia nazionale che internazionale, cui partecipavano dopo aver seguito il metodo di preparazione fisica prescritto dai principali indagati, leader dei rispettivi 'team' Sequestrate 58 confezioni, 210 fiale, 1722 compresse, 13 blister, 51 dispositivi per l'inoculamento, il cui commercio è stato quantificato un ricavo netto di circa 15.000 euro annui per ciascuna delle tre persone sottoposti agli arresti domiciliari.

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