Il pappagallo del video di Gabbani finisce in tribunale: «Il proprietario rischia maximulta»
Non solo.
La Procura è infatti convinta che l'imputato abbia anche recitato la parte dell'insano di mente per depistare i periti della Corte d'Assise, presieduta da Giovanni Massidda. Al termine di una requisitoria durata tre ore e mezza, il procuratore aggiunto, che ha coordinato tutte le fasi dell'indagine, ha così contestato le conclusioni degli psichiatri, ribadendo che l'imputato avrebbe «manipolato» e «mistificato» la sua situazione per scampare alle sue responsabilità. L'11 marzo parleranno i difensori Fabio Pili e Gigi Porcella, mentre oggi ha discusso anche l'avvocato di parte civile Carlo Pilia. Sempre a marzo, con ogni probabilità, arriverà anche la sentenza.
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