Anche rispetto al Csm, «l'introduzione del sorteggio annulla il sistema della rappresentanza previsto dalla Costituzione», manifestandosi come «una proposta demagogica che nulla garantisce sul piano del recupero dell'etica della funzione, prestandosi a distorsioni clientelari». Insomma, secondo Ornano e Carbone, «siamo in presenza dell'ennesimo tentativo di riversare sui magistrati le conseguenze delle colpevoli disattenzioni verso la giustizia di cui, da oltre un ventennio, si sono resi responsabili la politica e i governi che si sono avvicendati». Al contrario, concludono, «servono coraggiosi provvedimenti di natura strutturale e di deflazione che assicurino un effettivo recupero di efficienza» e non «misure che vogliono punire e normalizzare la magistratura».
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