Dl Genova, il commissario ha poteri e accelera: «Ponte ricostruito entro Natale 2019»

Dl Genova, il commissario ha poteri e accelera: «Ponte ricostruito entro Natale 2019»
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Giovedì 15 Novembre 2018, 20:40
Il Commissario per ricostruire il ponte di Genova, Marco Bucci, ha avuto il via libera dal Senato e a tre mesi dal crollo ha i poteri per avviare la demolizione dei monconi e costruire la nuova struttura. Bucci accelera: ha già nominato due sub commissari - Piero Floreani, già procuratore della Corte dei Conti di Torino, e Ugo Ballerini, direttore di Fils, finanziaria della Regione - e ha annunciato che sono partite 10 lettere per le aziende interessate.

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«Il Dl risponde per il 95% alle nostre richieste, ci sono quasi 900 milioni. Con la finanziaria avremo oltre 1 miliardo e 100 milioni - dice -. Sono contento e fiducioso di iniziare la demolizione il 15 dicembre, e la ricostruzione ad aprile. Si sceglie chi fa i lavori tra fine novembre e primi di dicembre. A Natale 2019 voglio vedere il ponte, magari non sarà collaudato ma ci sarà», spiega.

Gli sfollati hanno avuto la notizia con un messaggio dal ministro Toninelli. Sono ancora preoccupati: «Sarà necessaria una valutazione sui rimborsi a chi ha perso la casa. Siamo preoccupati perché il testo non parla espressamente degli inquilini e chiediamo che invece quella voce sia inserita in maniera chiara». «Oggi è una grande giornata: oltre 600 milioni saranno a disposizione del commissario alla ricostruzione per dare risposte agli sfollati, alle imprese, alla portualità e ai lavoratori», ha esultato il viceministro genovese Edoardo Rixi.

«Grazie al lavoro di questo governo, in costante dialogo con Comune e Regione, arriveranno fondi alle famiglie, alle imprese, ai lavoratori, al trasporto pubblico e al porto». È soddisfatto anche il governatore Toti. «Da oggi sono il signore che gira la clessidra, conto i granelli che scendono». «Avevo previsto un percorso di 12-15 mesi, credevo fossero possibili», ma «il Governo ha scelto un percorso più tortuoso. Se funzionerà sarà merito del Governo». Il suo partito non ha votato il Dl: «Forza Italia si è astenuta per segnare la sua posizione di opposizione e il fatto che sul decreto restano perplessità. Ma io vedo il bicchiere mezzo pieno e come ha fatto Gagliardi avrei dato fiducia a Genova e avrei votato a favore». I genovesi sono soddisfatti.

«Volevamo un punto fermo da cui partire e ora c'è. Lavoriamo su questo», dice Giampaolo Botta di Spediporto, che farà una class action contro Mit e Autostrade. «È importante che il decreto sia stato approvato ma non è finita - dice Giovanni Mondini, presidente Confindustria Genova - Servono decreti attuativi e provvedimenti in Finanziaria». È «soddisfatto perché ora si può iniziare a lavorare concretamente, ma resta un pò di amarezza per il fatto che dentro il provvedimento sia passato anche il condono di Ischia», Gian Enzo Duci di Federagenti. Il Pd boccia tutto.

Parla di «Decreto vergogna perché è servito alla maggioranza gialloverde per far passare il condono di Ischia. È totalmente insufficiente e inadeguato, mancano certezze su chi farà il nuovo ponte, non esiste alcuna misura per lo sviluppo della città».
Intanto la Camera di Commercio fa i conti: «120.454.464 euro i danni segnalati dalle aziende nella zona rossa e arancione. Il settore più colpito è l'industria che registra i danni diretti a beni e cose più consistenti, 35.831.430 euro, l'80,7% di tutti i danni diretti dichiarati in zona rossa».
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