Gessica Notaro agli studenti: «Denunciate sempre le violenze»

Gessica Notaro agli studenti: «Denunciate sempre le violenze»
di Piergiorgio Orsini
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Sabato 17 Novembre 2018, 16:43 - Ultimo aggiornamento: 17:02
Una lezione di vita, una lezione di coraggio quella impartita ieri da Gessica Notaro ai 400 studenti delle scuole superiori di Montesilvano. Lei, sfregiata con l'acido dall'ex fidanzato di Capoverde Edson Tavares nel 2017, ha raccontato diversi episodi della sua tormentata esisitenza, esprimendo piena soddisfazione sull'operato della Corte di Appello di Bologna, che l'altro ieri ha condannato il suo ex alla pena di 15 anni, 5 mesi e 20 giorni. Nel corso dell'evento, organizzato dal Comune di Montesilvano con l'appoggio dell'associazione Federvita Abruzzo della presidente Patrizia Ciaburro al Pala Dean Martin, evento denominato Non farti calpestare! Il fiore sei tu, Gessica ha esordito così: «Il femminicidio non è solo la morte fisica della donna, ma è sopraffazione» ha detto rivolgendosi alle ragazze, esortandole a denunciare sempre un qualsiasi episodio di violenza psicologica o addirittura di stalkging.
«Parlatene senza vergogna con le persone che vi stanno attorno - ha aggiunto la Notaro - perché all'inizio nemmeno io ero propensa a farlo, pur essendo caduta in una trappola senza rendermene conto, con lui che esercitava su di me continue violenze psicologiche ed io che non reagivo perché l'amavo». Poi sono seguiti otto mesi di stalking, fatti di tre frasi. La prima, in cui le ha fatto terra bruciata attorno, così l'unica scelta era di rimettersi con lui, la seconda quella «se non torni con me, mi tolgo la vita», la terza «se non torni con me ti rovino, senza toccarti con un dito».

L'ATTO CRIMINALE
Sono arrivate così le denunce della ragazza, quelle dei colleghi, ma Edson non è stato fermato. Poi nel 2017 l'atto criminale dell'acido gettatole sul volto. Oggi Gessica, corporatura minuta, ma ancora bella, gira con la benda sull'occhio e risponde con un sorriso alla domande che le pongono gli studenti, dimostrando di aver saputo reagire con dignità alla tragedia.

L'ORCO E' IN FAMIGLIA
In precedenza c'era stato l'intervento della criminologa Monica Di Sante che, dati alla mano, ha evidenziato la situazione drammatica, che si registra in Italia sulle molestie alle donne. «Il 77% delle donne - ha spiegato - è vittima del coniuge o del convivente, come dire che le offese avvengono principalmente fra le mura domestiche». Ha aggiunto che i decessi sono frequenti, più di quanto si non pensi anche nell'arco delle 24 ore. «Una donna su 10 - ha aggiunto - si rivolge alla polizia e le regioni con maggior numero di femminicidi sono la Lombardia e il Lazio. Altro dato che fa riflettere: sono 3 milioni 468 mila che donne che hanno subito stalking negli ultimi anni. E che dire dell'aumento, nel 2018, pari al 30% di donne uccise, rispetto al 2017? Una realtà terribilmente peggiorata. Da considerare poi le conseguenze del femminicidio, sempre peggiori per il numero crescente di orfani che lascia. Dati che spaventano. Si pensi che salgono a 1628 i bambini ogni 319 donne uccise. Quindi una società sofferente che crea sofferenze.
 
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