Semplificazioni, Gandolfi: «Agire presto per sbloccare il Paese»

Semplificazioni, Gandolfi: «Agire presto per sbloccare il Paese»
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Giovedì 9 Luglio 2020, 14:48 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 11:21

«Sbloccare le risorse stanziate, abbattere i tempi della burocrazia, velocizzare le procedure sono tutti imperativi necessari che porteranno a un cambio di marcia in Italia».
Il pensiero di Nicoletta Gandolfi, della commissione Ambiente dell'Ordine degli architetti di Bologna è chiaro e lineare: «Il decreto Semplificazioni contiene tutti i provvedimenti necessari per la ripresa del Paese, ora bisogna metterli in pratica». 

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Il passo successivo dovrebbe concretizzarsi, invece, nella creazione di un'anagrafe con tutti i dettagli sui lavori eseguiti. L'esperta, iscritta anche al Fondo ambiente italiano (Fai), all'Associazione italiana di architettura del paesaggio (Aiapp) e all'Istituto nazionale di bioarchitettura (Inbar), prosegue puntanto l'accento su porti strade e ferrovie: «C’è bisogno di interventi che richiederanno tante risorse, vanno sbloccati i fondi previsti». Prendere, allora, quanto di utile ci può essere in una situazione pur tragica come la pandemia: «Si è visto nella fase di emergenza – prosegue l’architetto - che semplificare gli iter burocratici è possibile, lo abbiamo dimostrato con il ponte Morandi realizzato in tempi record». In mezzo a tanti spunti, rimane per Gandolfi un interrogativo: «Perché le misure arrivano solo fino al 31 dicembre 2021? Che cosa farà il Paese dal primo gennaio 2022 in poi? IL rischio è di non riuscire a completare i programmi».

L'ultimo pensiero è rivolto alle zone più fragili: «Diverse aree colpite dal terremoto, a distanza di quattro anni, sono ancora in grave difficoltà. Il decreto Semplificazioni deve quindi diventare presto efficace, per rilanciare il Paese»

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