Firenze, gli Uffizi svelano gli "inferi" di Dante: viaggio nei sotterranei dove visse il Sommo Poeta

Gli Uffizi svelano gli "inferi" di Dante: viaggio nei sotterranei dove visse il Sommo Poeta
di Laura Larcan
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Mercoledì 25 Marzo 2020, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 21:37

Un viaggio nei sotterranei più segreti degli Uffizi per scoprire luoghi frequentati da Dante Alighieri. La storia nella storia, alla scoperta dei cosiddetti "inferi" della Galleria fiorentina. In occasione del "Dantedì", la giornata celebrativa del Sommo Poeta, istituita dal Ministero dei beni culturali e del turismo, il museo guidato da Eike Schmidt propone un tour virtuale del complesso monumentale ipogeo della chiesa medievale di San Pier Scheraggio, inglobata nel XVI secolo da Giorgio Vasari nella fabbrica degli Uffizi. E' una sorta di discesa in profondità nelle pieghe del tempo per arrivare alla Firenze di primo Trecento quando in questo esatto luogo si riuniva il Consiglio del Popolo di cui fu membro Dante Alighieri. Cicerone speciale per l'occasione è il funzionario archeologo e curatore dell’arte classica della Galleria, Fabrizio Paolucci, che racconta per la prima volta in modo così ampio e dettagliato gli scavi non visibili al pubblico. 

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Dove siamo? E perché ricordare questo luogo nel giorno di Dante? «La Chiesa di San Pier Scheraggio era il luogo dove si riuniva il Comune prima ancora che in Palazzo Vecchio - spiega al Messaggero Fabrizio Paolucci - Lì Dante esercitò le sue funzioni di Consigliere del Popolo; tra l'altro, è proprio in questo luogo che fu emanato e letto pubblicamente il decreto di esilio da Firenze dell'Alighieri». Gli "inferi" degli Uffizi, possiamo definirli in questo modo? «Come gli Inferi nell'universo dantesco, questi spazi costituiscono fisicamente le viscere del complesso museale degli Uffizi - racconta lo studioso - il livello degli scavi della domus romana sottostante la chiesa altomedievale di San Pier Scheraggio è collocato a circa 5 metri sotto l'attuale livello dell'attuale superficie. Dunque è evidente che ci troviamo materialmente nelle profondità della storia urbanistica di Firenze». Qual è l'aspetto più suggestivo di questo luogo e cosa si vuole svelare oggi? «Senza dubbio il Sancta Sanctorum della chiesa romanica, risalente alla fine Undicesimo Secolo d.C. ai tempi della prima conquista di Gerusalemme con la prima Crociata, realizzata sfruttando l'abside della preesistente chiesa alto medievale (Otto-Nono secolo d.C., l'epoca di Carlo Magno). Si tratta di un luogo inedito e fino ad oggi mai visto della Firenze del pieno medioevo».

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