Zanzare, vespe, cimici e meduse, come evitare le punture che rovinano l'estate

Zanzare, vespe, cimici e meduse, come evitare le punture che rovinano l'estate
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Venerdì 26 Luglio 2019, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 09:36

Dai ragni alle zecche, dalle zanzare alle pulci, dalle cimici agli imenotteri passando per meduse, tracine e vipere. Al mare come in montagna, la vacanze possono diventare molto pericolose, visto che sono sempre più frequenti le punture di insetti e i morsi di animali. Ecco cosa fare per evitare di mettere a rischio la salute.

ZANZARA TIGRE. Corpo nero a bande trasversali bianche sulle zampe e sull'addome: è vettore di malattie come la febbre di Chikungunya e la Dengue. La terapia è solo sintomatica.
PULCI. Le punture provocano piccole lesioni. Per ottenere sollievo, fare impacchi di ghiaccio sulle lesioni. Usare antistaminici in caso di reazioni allergiche.

CIMICI DA LETTO. Comuni negli alberghi, si annidano in punti nascosti tra materassi e cuscini. Causano punture molto fastidiose. Una lavatrice di vestiti e indumenti vari a 90° elimina il problema.

IMENOTTERI. Rimuovere subito il pungiglione di api, vespe e calabroni se presente nella zona della puntura. Almeno 20 minuti con impacchi di ghiaccio leniscono il dolore. Lavare poi con acqua fredda. Reazioni allergiche in agguato.

VIPERA. Le vipere del Trentino e quelle dell'Appennino tosco-emiliano hanno un veleno più concentrato. La posizione ideale dopo un morso è quella supina, per limitare la distribuzione del veleno nell'organismo. La porzione di cute interessata deve essere lavata con acqua e sapone, poi disinfettata con soluzioni prive di alcol dal momento che questo aumenta la tossicità del veleno. Sulla zona del morso può essere applicato del ghiaccio. Si possono somministrare bevande eccitanti come tè o caffè perché aiutano ad evitare un pericoloso calo pressorio.

MEDUSA. Disinfettare con acqua di mare e poi con bicarbonato la parte morsa da meduse, attinie e anemoni di mare, poi medicare con un gel a base di cloruro d'alluminio. Non usare ammoniaca, limone, aceto o alcol. Non strofinare o grattare, non utilizzare pinzette per rimuovere eventuali frammenti di tentacoli.

TRACINA. Gli aculei rilasciano una tossina che provoca un dolore molto intenso. Possono comparire formicolii, perdita di sensibilità, nausea, vomito e febbre. Per alleviare il dolore, sciacquare la parte colpita con acqua dolce. È utile mettere il piede sotto la sabbia (o acqua) molto calda. Evitare assolutamente di applicare ghiaccio o ammoniaca. (M.Lan.)

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