Caldo killer: morti due operai a Pordenone e Bologna, lavoravano da ore sotto il sole in cantiere

Caldo killer in Italia
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Venerdì 31 Luglio 2020, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 21:49

Caldo killer in Italia: due operai morti. Il primo dramma in un cantiere stradale di Rivarotta, vicino a Pordenone. Ieri sera un operaio romeno è deceduto dopo un giorno di lavoro sotto il sole, con temperature che oscillavano tra i 34 e 36°. L’uomo, nato nel 1984 e residente a Verona, dipendente di una ditta della provincia di Padova, da quanto si è appreso era impegnato assieme a due colleghi negli scavi per la posa delle fibra ottica.

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Verso le 17 di ieri, in via Cornizzai, poco distante dalle fornaci, è crollato a terra. Non dava segni di vita. A Rivarotta i soccorsi sono stati rapidissimi, ma per l'operaio non c'è stato niente da fare.

L'ALTRA VITTIMA

Potrebbe essere stato un colpo di calore a provocare anche la morte di un operaio di 53 anni, di origine polacca, deceduto ieri pomeriggio nei pressi del canale Navile, alla periferia di Bologna, dove le temperature sfiorano i 40 gradi. Dalla prima ricostruzione, l'uomo era impegnato in alcune attività di bonifica del corso d'acqua e poco dopo avere terminato il proprio lavoro avrebbe avuto un malore e si sarebbe accasciato a terra.

Alcuni colleghi hanno dato l'allarme ma i soccorritori del 118 hanno dovuto registrare il decesso del 53/enne, che abitava nel capoluogo. Per gli accertamenti sono intervenuti i Carabinieri, il medico legale e il personale della Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell'Ausl di Bologna.

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