Mamma scomparsa, il marito di Samira tradito da una telefonata

Mamma scomparsa, il marito di Samira tradito da una telefonata
di Marina Lucchin
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Sabato 4 Gennaio 2020, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 13:32

Mamma scomparsa, il marito di Samira tradito da una telefonata. Dopo un giorno e mezzo senza dare sue notizie, Mohamed Barbri, il marocchino 40enne di Stanghella (Padova) indagato per l'omicidio della moglie Samira El Attar, scomparsa il 21 ottobre e mai ritrovata, ha chiamato il cugino da Barcellona con un numero spagnolo. L'uomo si è fatto prestare il cellulare da un tunisino conosciuto nella capitale catalana e ha composto il numero del suo parente più stretto in Italia, Azzedine, che vive nello stesso paesino della Bassa Padovana e che in quel momento si trovava in caserma dai carabinieri, convocato dall'Arma proprio per essere sentito sulla scomparsa di Mohamed, che aveva fatto perdere le sue tracce la mattina di Capodanno, partendo in bicicletta.



«Ho visto una chiamata in entrata, da un numero strano e sconosciuto - spiega il cugino -. Ho risposto ed era Mohamed. Dove sei? Dove sei?, mi ha chiesto in tono concitato. Gli ho detto di tornare subito, che tutti lo stanno cercando. Lui mi ha detto: Arrivo, arrivo. Ma ha subito messo giù. A quel punto ho chiamato suo fratello che sta in Marocco. Gli ho detto di provare a contattarlo. Ha composto il numero da cui avevo ricevuto la telefonata. Gli ha risposto un ragazzo tunisino che vive a Barcellona: Mohamed gli aveva chiesto di poter fare una telefonata alla stazione Nord degli autobus, ma era già andato via». 

LE INDAGINI
Al momento non c'è alcuna notizia di reato e non è stato aperto alcun fascicolo, a parte quello per omicidio e soppressione di cadavere. Al momento Barbri è un uomo libero. È indagato, ma non è colpito da alcuna misura restrittiva della libertà personale e, dunque, può spostarsi liberamente. Per ora, dal punto di vista delle indagini, non c'è alcuna novità. Non gli è stato ritirato il passaporto: Barbri può anche recarsi all'estero e spostarsi non solo all'interno dell'Unione Europea, ma anche fuori. Se volesse, potrebbe anche tornare in Marocco, che, in ogni caso, si sospetta sia la meta finale del suo viaggio. Ora sta al pubblico ministero decidere come procedere. Nel caso ritenesse che quella del marito di Samira sia una fuga, potrebbe scattare un mandato di cattura internazionale, il cui iter, in ogni caso, è molto lungo.

LE DOMANDE
Il tunisino che gli ha prestato il cellulare ha detto di trovarsi alla stazione delle corriere di Barcellona nord, quella dove si fermano come capolinea anche le corriere di note compagnie di trasporti internazionali, che passano anche per Padova. In tal caso, i pullman diretti a Barcellona (un viaggio che costa in media una quarantina di euro) partono poco dopo 22 e arrivano a destinazione alle 18. Il che sarebbe compatibile con gli orari delle chiamate di Mohamed. La Spagna si suppone essere solamente una tappa intermedia. Qui secondo i suoi familiari non ha nessun parente o amico. 

Per i familiari di Samira, ma anche per il cugino, la sua è una fuga. La cosa che insospettisce maggiormente Azzedine è il fatto di aver spento il proprio cellulare e averne utilizzato un altro in prestito per non essere rintracciato: «È tutto strano. Se è scappato evidentemente ha qualcosa da nascondere. Perché andarsene? Perché non rimanere ad affrontare tutto questo? E soprattutto perché lasciare sola la propria bambina, che già ha perso la mamma? Questa brutta storia ha creato problemi a tutti. Anche a me. Il mio datore di lavoro mi ha visto in televisione e mi ha allontanato, non mi vuole più».

Ma non solo il cugino di Mohamed ha perso il lavoro. Pure il fratello di Samira è stato licenziato. E la situazione si aggrava ulteriormente visto che nell'abitazione di via Statale è arrivata la notifica di sfratto. Mamma Malika è distrutta: «Non sapere il destino di mia figlia mi provoca un dolore insopportabile».

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