Milano, mamma precipita dall'ottavo piano con la figlia di 2 anni: lei muore, bimba gravissima. Sui social il messaggio d'addio

Mamma si lancia dall'ottavo piano con la figlia di 2 anni: lei muore, piccola gravissima
di Ernesto De Franceschi
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Lunedì 23 Settembre 2019, 17:20 - Ultimo aggiornamento: 20:50

Una donna con la sua bambina di due anni è precipitata dall'ottavo piano nella tromba delle scale di un palazzo di viale Regina Margherita, poco distante da Porta Romana, in pieno centro a Milano. La donna, che ha lasciato un messaggio d'addio sui social, è morta mentre la piccola è stata trasportata in condizioni gravissime all'ospedale Niguarda.

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L'episodio è avvenuto poco prima delle 15 di lunedì. Le indagini sono affidate alla polizia ed è stato informato anche il pm di turno Maura Ripamonti: si propende per un gesto volontario della donna.

 

 

La donna morta precipitando dall'ottavo piano aveva 43 anni. La figlia di due anni è ricoverata in gravi condizioni a Niguarda. Gli agenti della Questura di Milano stanno ricostruendo la fasi della tragedia che potrebbe essere attribuita a un incidente o a un gesto volontario della donna, ipotesi più probabile.

Avrebbe infatti lasciato un messaggio d'addio sui social la donna di 43 anni che è precipitata insieme alla figlia di 2 anni nel centro di Milano. A quanto pare, la donna temeva che le avrebbero tolto la bambina per affidarla ad altri. Si parla di una situazione familiare difficile tanto che era già in contatto con gli assistenti sociali. Al suo arrivo davanti all'edificio signorile da cui è precipitata morendo sul colpo, si è rivolta alla portinaia chiedendo di un ufficio legale che si trova a piano terra, forse un pretesto per poter entrare. La 43enne infatti non si è diretta verso lo studio ma è salita all'ottavo piano da dove si è gettata con la figlia, che è ricoverata all'ospedale Niguarda in prognosi riservata.



La bambina ha fratture al bacino, lesioni alla milza e contusioni polmonari. I medici dell'ospedale Niguarda stanno facendo gli accertamenti sulla piccola che si trova in prognosi riservata e che poi sarà operata.

Nel palazzo, nel quale la donna è entrata precipitando, poi, nella tromba delle scale con la bimba, ha lo studio legale un avvocato che si occupa, tra le altre cose, di diritto di famiglia e diritto dei minori. È possibile, dunque, che la 43enne, già monitorata dagli assistenti sociali, avesse avuto a che fare con il legale in relazione proprio alla vicenda dell'affidamento della piccola, poiché temeva che le togliessero la figlia. Sul caso sta indagando la polizia. Gli investigatori stanno ricostruendo le fasi della tragedia che, allo stato, pare possa attribuirsi ad un gesto volontario da parte della donna.

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