Fredy, il gommista uccide immigrato che irrompe nella ditta: «Ho la coscienza a posto»

Gommista uccide immigrato che irrompe nella ditta: «Sono dispiaciuto, ma ho agito per legittima difesa»
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Novembre 2018, 17:09 - Ultimo aggiornamento: 17:26

Fredy Pacini ha agito «con legittima difesa a tutti gli effetti». Da indagato, con l'ipotesi di eccesso colposo di legittima difesa, è «perfettamente tranquillo e con la coscienza a posto. Ovviamente è costernato e dispiaciuto per quanto accaduto». Lo ha detto all'AdnKronos l'avvocato Alessandra Cheli, difensore del 57enne gommista di Monte San Savino (Arezzo), che la notte scorsa ha ucciso un 29enne moldavo che era entrato nella sua ditta spaccando una vetrata per tentare un furto.

Scopre il ladro nella sua ditta, gli spara e lo uccide: negli ultimi anni aveva subito 38 furti

 



L'iscrizione nel registro degli indagati di Pacini, ha spiegato l'avvocato Cheli, è un «atto dovuto e giusto perchè c'è da accertare un fatto, ci sono delle indagini in corso. L'indagine è doverosa e si attendono le risultanze con assoluta serenità». Pacini, in accordo con l'avvocato Cheli e il suo collega Giacomo Chiuchini che, insieme, compongono il collegio difensivo, ha chiesto di essere interrogato dal pm titolare del fascicolo di indagine, il sostituto procuratore Andrea Claudiani. «Per rispetto delle istituzioni e dell'autorità giudiziaria, in attesa di rendere l'interrogatorio» Pacini non rilascerà dichiarazioni personalmente alla stampa e ai mezzi di informazione, ha precisato Cheli. Il gommista ha ringraziato, tramite il suo legale, «tutti coloro che hanno espresso solidarietà e vicinanza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA