Coronavirus, quegli abbracci che ci salveranno dagli sconosciuti

Coronavirus, quegli abbracci che ci salveranno dagli sconosciuti
di Davide Desario
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Lunedì 20 Aprile 2020, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 08:12

Questo virus, questa crisi globale, questa quarantena forzata, sta toccando tutti noi nel profondo. Alcuni li sta cambiando, li sta sconvolgendo, li sta minando nelle loro seppur piccole certezze, nelle loro abitudini, rendendoli forse più fragili, forse più egoisti. Sicuramente diversi. Ad altri, invece, il virus con quarantena annessa ha fatto gettare la maschera, facendo venir fuori, tra nuove paure e vecchi difetti, la loro vera essenza. Quella che avevano nascosto bene, non sempre per furbizia ma anche per debolezza, anteponendo esteriorità e distanza. Sicuramente diversi anche loro. Così, quando terminerà questa lunga quarantena, quando arriverà il momento di tornare al mondo, non ri-usciremo ma ri-nasceremo. E si ripartirà da zero, nuovi individui in un mondo di sconosciuti. Come catapultati su un altro pianeta.
Una verginità sociale senza avere l’ottimismo, la fantasia, la buonafede e l’incoscienza di quando siamo stati bambini. Non sarà facile. E non so se sarà meglio o peggio di prima. Le eccezioni saranno poche, probabilmente legate tra loro da un abbraccio saldo costruito nel tempo che ha saputo andare oltre. Oltre i difetti. Oltre gli errori. Oltre

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