Un anno di cronaca: dalla valanga di Rigopiano, alla cattura di Igor il russo

Un anno di cronaca: dalla valanga di Rigopiano, alla cattura di Igor il russo
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Martedì 26 Dicembre 2017, 18:13 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 14:17

Dalla valanga di Rigopiano al rientro in Italia della salma di Vittorio Emanuele III, passando per il dibattito sull'eutanasia e la prima adozione gay autorizzata da un giudice nel nostro Paese. Sono tanti gli eventi di cronaca che hanno segnato questo 2017. Fatti di sangue che hanno tenuto gli italiani col fiato sospeso, come la fuga di 'Igor il russò, che dopo aver ucciso due persone verrà catturato otto mesi più tardi in Spagna. E ancora: la morte del 'boss dei boss', Totò Riina e le condanne per l'inchiesta Mafia Capitale. E poi l'estate, segnata da siccità e incendi che colpiscono tutto il Paese mentre a destare scalpore sono gli stupri compiuti da 4 giovani sulle spiagge di Rimini.

1 gennaio Attentato di Capodanno: il 2017 si apre con un attentato, proprio nella notte di Capodanno, davanti a una libreria riconducibile a Casapound, «Il Bargello» di Firenze. Nell'esplosione resta gravemente ferito l'artificiere della polizia Mario Vece, 39 anni che perde un occhio e una mano. Si pensa subito a una matrice anarchica. I primi arresti arrivano il 3 agosto, quando cinque i militanti anarchici vengono fermati dalla Digos di Firenze e dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Polizia di Stato. Uno di loro era a Lecce e un altro a Roma. Gli arresti sono in totale 8: altre tre persone vengono infatti fermate nella stessa indagine, dalla Digos della Questura di Firenze insieme al Ros dell'Arma dei Carabinieri, per il precedente attacco del 21 aprile 2016 a colpi di molotov alla stazione dei carabinieri di Rovezzano-Firenze.

18 gennaio La tragedia di Rigopiano: una slavina si abbatte sull'hotel Rigopiano, a Farindola, nel Pescarese, Appennino centrale. Dentro c'erano 40 persone e i soccorritori scaveranno per giorni cercando di recuperare i sopravvissuti. Alla fine il bilancio è tragico: 29 le vittime, 11 superstiti, 9 dei quali estratti vivi da una massa di neve e macerie. Polemiche per i ritardi nei soccorsi. Il 27 aprile scorso sei persone, tra amministratori pubblici e tecnici e funzionari comunali, vengono indagate dalla Procura della Repubblica di Pescara. Per tutti l'accusa è di omicidio colposo.

 

 


Di Rigopiano si è tornato a parlare lo scorso 18 novembre, quando è stato trovato morto, suicida, il generale dei carabinieri forestali in congedo Guido Conti, 58 anni. In una lettera trovata dopo la sua morte e indirizzata «Alla mia famiglia», infatti, il Generale dei carabinieri forestali cita la vicenda di Rigopiano come fonte per lui di grande angoscia. Nella lettera, che l'AdnKronos ha potuto visionare, si legge fra l'altro: «Da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano la mia vita è cambiata. Quelle vittime mi pesano come un macigno. Perché tra i tanti atti, ci sono anche prescrizioni a mia firma».

14 febbraio Il delitto del piccolo Loris: il giudice Andrea Reale rigetta la richiesta di ammissione agli arresti domiciliari per Veronica Panarello, condannata in primo grado a 30 anni di reclusione per l'omicidio del figlio Loris, avvenuto a Santa Croce Camerina il 29 novembre del 2014.

 
 


«Il falso alibi fornito, le diverse versioni sui fatti, le plurime contraddizioni, i tentativi di accusare altre persone, la condotta processuale spregiudicata e calunniosa, ribadita in forma glaciale e senza tentennamenti anche davanti al giudice costituiscono comprova dell'inverosimiglianza di amnesie dissociative retrograde» scrive il gup nelle 194 pagine delle motivazioni della condanna, aggiungendo che «rimane attualissimo il concreto pericolo che l'imputata possa commettere gravi delitti con uso di mezzi di violenza personale e della stessa specie di quelli per cui si procede». Per il giudice, dunque, Veronica Panarello potrebbe ancora uccidere e per questo deve restare in carcere.

 21 febbraio Sesso, droga e omicidio: Manuel Foffo viene condannato a 30 anni di reclusione con il rito abbreviato per l'omicidio di Luca Varani, compiuto il 4 marzo 2016 a Roma nel corso di un festino a base di sesso, alcol e droga insieme con Marco Prato, per il quale viene disposto il processo per il 21 giugno.

 
 


Proprpio un giorno prima dell'udienza però, il 20 giugno, Prato si suicida nel carcere di Velletri. «Non ce la faccio a reggere l'assedio mediatico che ruota attorno a questa vicenda. Io sono innocente» si legge in un biglietto lasciato da Prato prima di suicidarsi.

 21 febbraio Zio Michele: confermati in Cassazione gli ergastoli per Cosima Serrano e Sabrina Misseri, madre e figlia, condannate in Corte di Assise e in Appello per l'omicidio della 15enne Sarah Scazzi, rispettivamente nipote e cugina delle due imputate, strangolata il 26 agosto del 2010 ad Avetrana in provincia di Taranto. Confermata anche la condanna a 8 anni per concorso in soppressione di cadavere per Michele Misseri.

27 febbraio Dj Fabo: Fabiano Antoniani, per gli amici dj Fabo, cieco e tetraplegico in seguito ad un incidente stradale, va in Svizzera per morire con l'eutanasia. Ad accompagnarlo c'è il radicale Marco Cappato, dell'associazione Luca Coscioni, che finirà indagato pocchi giorni dopo dalla Procura di Milano.

 
 


Per Cappato il processo riprenderà il 17 gennaio prossimo mentre la sentenza è attesa per il 14 febbraio.

 9 marzo Adozione gay: per la prima volta in Italia un giudice autirizza un'adozione gay. Il tribunale dei minori dei Firenze riconosce infatti a una coppia di genitori italiani omosessuali che risiedono in Inghilterra l'adozione di due fratellini, come già disposto da una corte britannica. Pochi giorni dopo, il 14 marzo, una nuova sentenza del Tribunale di Roma riconosce la stepchild adoption per una coppia di mamme di Roma che hanno avuto una figlia grazie alla fecondazione eterologa.

9 marzo Crolla un ponte sull'autostrada: un ponte provvisorio sopra l'autostrada A14 tra Ancona Sud e Loreto crolla improvvisamente mentre erano in corso lavori. Muoiono due coniugi: Emidio Diomede, 60 anni, e Antonella Viviani, 54, di Spinetoli (Ascoli Piceno). Feriti anche tre operai.

26 marzo Ucciso di botte: Emanuele Morganti, 20 anni, muore dopo aver subito un pestaggio nella notte fuori da un locale di Alatri, in provincia di Frosinone dopo uno scambio di battute pesanti. Vengono fermati due fratellastri, Mario Castagnacci e Paolo Palmisani, e il 31 marzo viene convalidato il loro fermo. Oltre ai due in carcere, ci sono 7 indagati, per rissa, tra cui il padre di Castagnacci e i buttafuori del locale.

 2 aprile Igor il russo: il barista Davide Fabbri, 45 anni, muore mentre tenta di difendersi da un rapinatore e viene ucciso con un colpo alla testa. Accade a Budrio, nel Bolognese. Inizia la caccia a Igor 'il russò, il cui nome è Norbert Feher, e non è russo ma serbo. Nella sua fuga, l'8 aprile, uccide la guardia ecologica volontaria Valerio Verri. Oltre mille fra carabinieri e forze speciali lo cercano ininterrottamente fra le campagne di Bologna e Ferrara. Una caccia che si concluderà otto mesi dopo, il 15 dicembre scorso, a Teruel, in Spagna, dove 'Igor', prima di essere catturato, miete ancora altre tre vittime: due poliziotti spagnoli e un allevatore. In Italia, Feher è sospettato inoltre di aver ucciso nel 2015 il metronotte Salvatore Chianese. L'arresto in Spagna, spiega il ministro dell'Interno Marco Minniti, «è frutto di un'attività investigativa che è partita dall'attività di indagine dell'Arma dei carabinieri. Di recente in Spagna c'era stato un reparto del Ros che aveva segnalato alla Guardia civil il possibile luogo dove si poteva nascondeva Robert Feher, a testimonianza di un'attività investigativa mai cessata». Il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, ha chiesto l'estradizione in Italia di 'Igor', ma prima che l'assassino possa venire in Italia, dovrà essere processato per gli omicidi compiuti in Spagna.

27 aprile Trafficanti umani e Ong: sospetti su collegamenti fra trafficanti di esseri umani in Libia e le Ong che soccorrono i migranti in mare. Dure le accuse lanciate dal procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro. «A mio avviso - dice - alcune ong potrebbero essere finanziate da trafficanti e so di contatti. Un traffico che oggi sta fruttando quanto quello della droga». Accuse respinte al mittente dalle organizzazioni ma la vicenda, con l'aumentare degli sbarchi, porterà al Codice di condotta per le Ong che operano nel Mediterraneo varato dal ministro Minniti. Gli sbarchi intanto, grazie agli accordi con la Libia, diminuiscono sensibilmente ma non mancano le polemiche, in particolare sul fronte umanitario. A preoccupare sono infatti le condizioni dei migranti che verrebbero torturati e trattati come schiavi nei centri di detenzione libici.

 12 maggio Serracchiani sotto accusa: polemiche per le parole di Debora Serracchiani, del Pd. La governatrice del Friuli Venezia Giulia finisce nella bufera perché commentando una violenza sessuale compiuta da un richiedente asilo su una ragazza 17enne, dice: «La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre, ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese». Critiche sulla dem arrivano da sinistra, M5S, fino a Roberto Saviano. «Ho sentito il dovere di dire una cosa che credo di buon senso, anche se scomoda. E credo di aver detto una cosa evidente alla stragrande maggioranza dei nostri concittadini. Non rendersene conto significa fare il gioco di quelli che razzisti lo sono veramente» replica Serracchiani.

 18 maggio Poliziotti feriti: alla Stazione Centrale di Milano, di sera, un 20enne italo-tunisino, fermato per un controllo, estrae due coltelli da cucina e ferisce, fortunatamente non in modo grave, un poliziotto e due militari. Il nome dell'aggressore è Ismail Tommaso Ben Yousef Hosni, era rientrato in Italia dalla Tunisia nel 2015 e in passato era stato già arrestato per droga. Viene arrestato nuovamente, questa volta per tentato omicidio e gli inquirenti cercano di capire se il 20enne avesse contatti con estremisti o se stesse iniziando un percorso di radicalizzazione.

 3 giugno Paura in piazza San Carlo: oltre 1.500 feriti e una donna di 38 anni morta. È il bilancio della tragica notte in piazza San Carlo a Torino, quando migliaia di persone stavano assistendo davanti al megaschermo alla finale di Champions League Juventus-Real Madrid. Scene di panico e psicosi terrorismo vengono scatenate da alcuni petardi, e la gente inizia a fuggire, calpestando le persone che non riescono a rimanere in piedi. Fra i feriti almeno 8 sono gravi, fra cui un bambino di 7 anni, Kelvin. Per questa vicenda, lo scorso 19 dicembre, il prefetto di Torino Renato Saccone ha ricevuto un avviso di garanzia.

 22 giugno Allarme siccità: allarme siccità in tutta Italia. Il Consiglio dei ministri, e il premier Paolo Gentiloni dichiarano lo stato di emergenza per le province di Parma e Piacenza. Grave la situazione del lago di Bracciano, la cui acqua viene utilizzata per rifornire la Capitale. I comuni vicini al lago presentano un esposto per disastro ambientale mentre pochi giorni dopo l'Acea Ato 2 annuncia che a causa della siccità è costretta a chiudere i 'nasonì, le tipiche fontanelle sparse per le strade di Roma. Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti firma il decreto per lo stato di calamità naturale nella regione e impone lo stop, graduale, ai prelievi d'acqua dal lago di Bracciano, sempre più 'a seccò. Soltanto nel Lazio, secondo un dossier di Legambiente, a giugno 2017 si sono registrate fra l'80 e l'85% di piogge in meno rispetto agli anni precedenti, in particolare proprio nella zona di Bracciano, Trevignano e Bolsena.

28 giugno Delitto di garlasco: si chiude la vicenda dell'omicidio di Garlasco. La Corte di Cassazione rigetta il ricorso straordinario presentato da Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007. Inutile il recente tentativo della difesa di Stasi di 'riaprirè il processo puntando il dito contro un nuovo sospettato: gli elementi racconti contro Andrea Sempio si dimostrano inconsistenti. Dopo la 'bocciaturà da parte della Cassazione dunque, Stasi resta in carcere.

18 luglio Omicidio di Yara: per l'omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate scomparsa e uccisa il 26 novembre 2010, viene confermato l'ergastolo per Massimo Bossetti. La sentenza d'appello arriva dopo 15 ore di camera di consiglio. Il delitto è aggravato dalla crudeltà e dalla minorata età della vittima. Nessun dubbio per i giudici sulla prova regina: il Dna trovato sugli slip e sui leggins della ragazzina appartiene al muratore di Mapello.

18 luglio Post terremoto e processi: ci sono i primi 5 indagati nell'inchiesta della procura di Rieti sui crolli degli edifici ad Amatrice dopo il terremoto del 24 agosto 2016. La vicenda riguarda in particolare le case popolari di piazza Sagnotti, costruite negli anni '70, dove ci furono 19 vittime e 3 sopravvissuti. Sul registro degli indagati con l'accusa di disastro, omicidio colposo e lesioni, finiscono i responsabili della ditta di costruzioni e dell'Ater di Rieti: il direttore tecnico, l'amministratore unico della ditta che ha eseguito i lavori, il presidente dell'Ater di allora, il geometra del Genio Civile e un ex assessore del Comune. Per costruire l'edificio sarebbero stati usati materiali inadeguati. «Per come erano state progettate le palazzine, sarebbero crollate con qualsiasi sisma» afferma il pm di Rieti Rocco Montuori. Tra le 19 vittime, la più giovane, Ludovica Tulli, aveva 12 anni; la più anziana, Rocco Gagliardi, 81 anni.

20 luglio Mafia capitale: 20 anni a Massimo Carminati e diciannove anni a Salvatore Buzzi. Si chiude con condanne decisamente più basse (250 anni rispetto agli oltre 500 anni di carcere richiesti dai pm) e con la caduta dell'accusa di associazione mafiosa il processo di I grado di Mafia capitale. A emettere la sentenza nell'aula bunker di Rebibbia la X sezione penale del Tribunale, presidente Rosanna Ianniello. Alla sbarra 46 imputati, 19 con l'accusa di 416 bis, caduta per tutti. Per l'ex Nar la condanna più dura: 20 anni di reclusione e 14mila euro di multa contro i 28 anni chiesti dalla procura. Al 'ras delle cooperativè Buzzi sono stati inflitti 19 anni, contro i 26 anni e 3 mesi richiesti. Tra gli altri, per Riccardo Brugia, considerato il braccio destro di Massimo Carminati, la condanna è a 11 anni (la richiesta per lui era 25 anni e 10 mesi). Per l'ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio Luca Gramazio la condanna è a 11 anni di carcere (contro i 19 e sei mesi chiesti dai pm), per Mirko Coratti, ex presidente dell'assemblea capitolina, a 6 anni (erano stati chiesti 4 anni e 6 mesi). Dieci anni la condanna per l'ex amministratore delegato di Ama, Franco Panzironi, per cui la procura aveva chiesto 21 anni, mentre Luca Odevaine, ex componente del Tavolo di coordinamento nazionale sui migranti del Viminale, viene condannato a sei anni e sei mesi di reclusione. A novembre, dopo aver letto le motivazioni della sentenza, il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone annuncia che farà appello perché ritiene ci siano tutte le condizioni per il riconoscimento del carattere mafioso dell'organizzazione.

5 agosto Addio a Tettamanzi: muore il cardinale Dionigi Tettamanzi, 83 anni, arcivescovo emerito di Milano, già arcivescovo della diocesi dal 2002 al 2011. Tettamanzi era ricoverato alla Villa Sacro Cuore di Triuggio, in Brianza, dove si era ritirato. Nel messaggio di cordoglio, Papa Francesco lo definisce «tra i pastori più amabili e amati». Nato a Renate (Milano) il 14 marzo 1934, era tra le figure religiose più amate dai milanesi. Eletto arcivescovo di Ancona-Osimo nel luglio 1989 da papa Giovanni Paolo II e ordinato vescovo il 23 settembre dal cardinal Carlo Maria Martini, nel 1991 è stato nominato segretario generale della Conferenza episcopale italiana. Eletto arcivescovo di Genova (20 aprile 1995), l'11 luglio 2002 viene scelto come arcivescovo di Milano e prende possesso dell'arcidiocesi il 14 settembre 2002. Lascerà la guida della chiesa milanese solo nel settembre 2011 quando si ritira proprio nella villa Villa Sacro Cuore di Triuggio, casa di spiritualità della Diocesi di Milano.

10 agosto Motociclista travolto dopo una lite: si sveglia dal coma Matteo Penna, il motociclista di 29 anni ferito dal conducente di un furgone che, dopo una lite, lo aveva travolto, lo scorso luglio, con la fidanzata Elisa Ferrero, di 27 anni, morta nello scontro. Penna è stato più di un mese in coma. I medici parlano di grandi progressi, oltre le aspettative. Per il 29enne viene sciolta la prognosi e viene trasferito al reparto Unità spinale del Cto di Torino. Quando viene a sapere che la sua fidanzata è morta, dice: «Non è possibile, non può essere vero». Alla guida del furgone che investì la coppia in motocicletta c'era Maurizio De Giulio, risultato positivo all'alcol test e in carcere con l'accusa di omicidio volontario.

 21 agosto Terremoto a Ischia: due morti, 42 feriti e 2.600 sfollati. È il bilancio della scossa di terremoto che si registra la sera alle 20.57 a Ischia. Le vittime sono due donne, una 59enne residente del posto, e una 65enne di Brescia, residente a Macerata che era ospite di alcuni amici sull'isola. I soccorritori riescono a estrarre viva dalle macerie un'intera famiglia. Dopo padre e madre, nella nottata viene salvato il neonato di sette mesi e in mattinata anche gli altri due bambini: Mattias e Ciro. La Procura di Napoli apre un fascicolo per omicidio plurimo colposo e crollo colposo.

23 agosto Allarme incendi: gli incendi colpiscono duramente tutto il Paese e in particolare le montagne dell'Abruzzo. Gravissimi i danni al Monte Morrone, nel cuore del Parco nazionale della Majella, dove i Vigili del Fuoco lavorano per più di due settimane per riuscire a domare le fiamme. 26 agosto: l'Italia è scossa dal duplice stupro avvenuto nella notte a Miramare di Rimini. Un branco di quattro giovani spietati e senza scrupoli: stuprano una giovane polacca, picchiando brutalmente il suo compagno e, non soddisfatti, abusano poco dopo di un transessuale peruviano. Gli investigatori, dopo una decina di giorni, li acciuffano. Tre di loro sono minorenni, tra cui due fratelli marocchini di 15 e 17 anni, un 16enne nigeriano e poi il congolese 20enne Guerlin Butungu, considerato il leader del gruppo, rintracciato su un treno a Rimini all'alba di domenica. Vengono interrogati e si rimpallano le responsabilità. I giudici confermano il carcere per tutti e quattro. Il 10 novembre, con rito direttissimo, Butungu viene condannato a 16 anni grazie alla riduzione della pena prevista nel caso di rito abbreviato.

7 settembre Studentesse violentate: a Firenze due giovani studentesse statunitensi accusano due carabinieri di averle violentate mentre erano in servizio. Le ragazze si presentano in Questura e raccontano la loro versione agli agenti di polizia. Secondo quanto riferito dalle due americane, poco più che ventenni, sarebbero state avvicinate dai due carabinieri fuori da un locale, dopo che avevano bevuto alcol, e poi le avrebbero accompagnate a casa con l'auto di servizio. Le due giovani, secondo la denuncia depositata in questura, sarebbero state violentate nel loro appartamento nel centro storico, affittato per un soggiorno di studio presso una nota università Usa a Firenza. I due militari, Pietro Costa, 32 anni, e Marco Camuffo, 44 anni, vengono indagati dalla Procura di Firenze per violenza sessuale e sospesi dal servizio dall'Arma. Il carabiniere Costa, durante l'incidente probatorio, si difende dicendo che si è trattato di un rapporto sessuale consenziente.

10 settembre Nubifragi: Livorno si sveglia sotto un nubifragio. Nella notte tra le 2 e le 4 cadono sulla città oltre 250 mm di pioggia. I fiumi esondano e da subito si contano i morti. Le vittime accertate alla fine sono 8: Roberto Ramacciotti, Simone Ramacciotti, 37 anni, Glenda Garzelli, 35 anni, e il piccolo Filippo Ramacciotti, 4 anni. E ancora, Raimondo Frattali, 70 anni, Martina Bechini, 34 anni, Matteo Nigiotti, 22 anni. La Procura apre un'indagine, in particolare sulla mancata evacuazione in occasione dell'allerta meteo 'arancionè. I reati ipotizzati sono omicidio colposo e disastro colposo.

13 settembre Il delitto di Noemi: viene trovato a Castrignano del Capo, nel Leccese, il cadavere della 17enne Noemi Durini, scomparsa dieci giorni prima. Lo stesso giorno viene indagato il fidanzato, anche lui 17enne, per omicidio volontario. Durante l'interrogatorio confessa il delitto. È lui infatti a far ritrovare il corpo di Noemi. Agli inquirenti le sue dichiarazioni appaiono subito contraddittorie e per nulla convincenti. Era stato lui infatti a vedere per l'ultima volta la ragazza. Secondo quanto riferito dal ragazzo, l'avrebbe uccisa per impedirle di mettere in atto il proposito di eliminare in modo violento la sua famiglia che ostacolava la loro relazione. Un rapporto che vedeva contrari peraltro anche i familiari della vittima. Il padre del 17enne è indagato per sequestro di persona e occultamento di cadavere mentre l'omicida confesso viene trasferito all'Istituto minorile di Quartucciu (Cagliari), su ordine della procura minorile di Bari. 

11 ottobre Eutanasia: in Italia si torna a parlare di eutanasia dopo che Loris Bertocco, 59enne, storico epsonente dei Verdi in Veneto, decide di andare in una clinica in Svizzera per morire. «Credo che sia giusto fare questa scelta prima di trovarmi nel giro di poco tempo a vivere come un vegetale, non potendo nemmeno vedere, cosa che sarebbe per me intollerabile» scrive in un memoriale affidato a Gianfranco Bettin e Luana Zanella dei Verdi. «Proprio perché amo la vita credo che adesso sia giusto rinunciare ad essa». Bertocco era paralizzato da quando, a 18 anni, aveva avuto un incidente stradale.

24 ottobre Il caso Anna Frank: indagini sul caso degli adesivi con l'immagine di Anna Frank con la maglia della Roma lasciati dai tifosi laziali nella Curva Sud dello stadio Olimpico, dopo la partita con il Cagliari. La Procura di Roma iscrive dodici persone nel registro degli indagati. Nel fascicolo aperto dal procuratore aggiunto Francesco Caporale per istigazione all'odio razziale tra i dodici iscritti sei appartengono al gruppo ultras degli«Irriducibili». Gli atti relativi a un minorenne sono stati inviati per competenza alla procura dei minori mentre un 13enne identificato dalla Polizia non è imputabile.

8 novembre Giornalista aggredito a Ostia: un giornalista di Rai 2, Daniele Piervincenzi, viene aggredito a Ostia da Roberto Spada, fratello di Carmine, detto 'Romolettò, il boss condannato a 10 anni per estorsione con l'aggravante del metodo mafioso, e titolare di una palestra. Il video dell'aggressione, in cui Spada rompe il naso al giornalista colpendolo con una testata, compare su tv e siti web. Spada viene fermato dai carabinieri di Ostia. Tre giorni dopo il gip emette un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Spada riconoscendo l'aggravante del metodo mafioso. Spada è accusato di lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso e dai futili motivi per l'aggressione alla troupe della trasmissione 'Nemò. Per lui inoltre viene disposto il trasferimento nel carcere di Tolmezzo, in provincia di Udine, nella sezione di alta sicurezza. A fine novembre viene arrestata una seconda persona. In seguito alla vicenda a Ostia viene convocato il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza a cui partecipano anche il ministro dell'Interno Marco Minniti e la sindaca di Roma Virginia Raggi.

9 novembre Il caso di Serena Mollicone: si torna a parlare del caso di riapre il caso di Serena Mollicone, la 18enne di Arce (Frosinone) uccisa nel 2001. Un omicidio che a distanza di 16 anni rimane senza un colpevole e che vede indagati l'ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce Franco Mottola, insieme con la moglie e il figlio. Secondo una nuova perizia legale, la frattura sulla testa di Serena sarebbe compatibile con un segno di rottura rinvenuto sulla porta della caserma dei Carabinieri di Arce. I genitori di Serena tornano a sperare di poter ottenere giustizia «Da questi nuovi elementi - dicono - possono arrivare elementi importanti e decisivi».

 17 novembre Muore il mafioso Totò Riina: muore nella notte, nel reparto detenuti dell'ospedale di Parma, il boss mafioso Totò Riina, in coma farmacologica da giorni. Neppure la malattia aveva scalfito il numero uno di Cosa nostra. Pochi mesi prrima di morire, intercettato mentre parlava con la moglie, Ninetta Bagarella, aveva detto: «Io non mi pento ... a me non mi piegheranno». «Mi posso fare anche 3000 anni, no 30 anni», aveva detto ancora, per dimostrare la sua forza vitale. Su Facebook la figlia di Riina, maria Concetta, pubblica una rosa nera e il volto di una donna in bianco e nero con il dito sulla bocca con su scritto 'shhh', ossia silenzio. Proprio sui Facebook fioriscono i commenti e le condoglianze. Messaggi accompagnati da cuoricini ed emoticon tristi per ricordare il capomafia con alle spalle 26 ergastoli. La salma di Riina viene tumulata nel massimo riserbo nel cimitero di Corleone.

 6 dicembre La pizza riconosciuta dall'Unesco: l'Unesco riconosce la pizza e l'arte dei pizzaioli napoletani come patrimonio dell'umanità. «Ottenere il riconoscimento di patrimonio immateriale Unesco per l'arte del pizzaiuolo napoletano »significa anche restituire a Napoli, e insieme a Napoli all'Italia, il merito diaver inventato la pizza« commenta il ministro Dario Franceschini dal Giardino Torre del Bosco di Capodimonte dove è stata inventata la pizza Margherita.

 7 dicembre Avvelena la famiglia col Tallio: i carabinieri di Desio, in provincia di Monza, arrestano il 27enne Mattia Del Zotto per omicidio volontario e tentato omicidio. Il giovane è accusato di aver ucciso i nonni e una zia, avvelenandoli con del tallio, mescolato in una tisana. Le vittime del veleno sono Patrizia Del Zotto (62 anni), Giovanni Battista Del Zotto (94 anni) e Gioia Maria Pittana (87 anni). Al giovane è contestato anche il tentato omicidio di altre cinque persone: i nonni materni, il marito della zia deceduta, un'altra zia e la badante dei nonni paterni, avvelenati ma sopravvissuti.

 17 dicembre Il caso della salma di Vittorio Emanuele III: polemiche per il rientro in Italia della salma di Vittorio Emanuele III, tumulata al santuario di Vicoforte di Mondovì vicino a quella della moglie, la regina Elena.
La salma, partita da Alessandria d'Egitto - dove era sepolta nella cattedrale di Santa Caterina - viene riportata nel nostro Paese a bordo di un volo militare. Proteste dalle comunità ebraiche e dall'Anpi, mentre Emanuele Filiberto rilancia e per l'ultimo re d'Italia chiede la sepoltura al Pantheon.

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