Covid, pediatra ordina tampone su bimba con la febbre, il padre la minaccia: «Vengo lì e t'ammazzo»

Pediatra ordina tampone su bimba con la febbre, il padre: «Vengo lì e t'ammazzo»
di Tito Di Persio
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Venerdì 9 Ottobre 2020, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 11:38

«Adesso vengo nel suo studio, prima la trito come il sale fino e poi l’ammazzo. Il coronavirus non esiste. Idiota». È quanto si sarebbe sentita dire a telefono da un papà la pediatra Giannina Candelori  di Roseto degli Aburzzi quando ha richiesto un tampone a una bimba di quasi 4 anni che presentava sintomi riconducibili al Covid-19. «La bimba – dice la pediatra - ieri mattina aveva febbre a 37.5, tosse e rinorrea. Avvisagle che fanno scattare il protocollo Covid-19». Il medico dice alla madre che la figlia per legge deve essere sottoposta a tampone. E la donna firma il consenso.

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«Dal momento che i genitori sono separati – continua la Candelori - attendevo anche di avere il permesso del padre. Mi telefona quando era impegna e lo richiamo più tardi, ma appena risponde a telefono il padre inizia subito ad offendermi e minacciami fino a dirmi che mi avrebbe ammazzato. A quel punto ho chiamato i carabinieri di Roseto per informali dell’accaduto e ho fornito le generalità del padre. Al momento l’ho fatto solo scopo cautelativo. Non escludo, però, nei prossimi giorni di presentare denuncia. Infine ho chiamato la direzione generale della Asl di Teramo chiedendo delle linee guida certe e che non ogni pediatra le possa interpretare a proprio modo - conclude la pediatra - Lavorare in questa maniera, con i negazionisti che si moltiplicano come funghi, è diventato difficilissimo e rischioso. Purtroppo questa cosa non è capitata solo a me, e una volta sola, ma capita quotidianamente anche ai miei colleghi. È arrivato il momento di dire basta».
 

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