Sono circa venti i fascicoli aperti alla Corte dei Conti della Lombardia a seguito di altrettante denunce per danno erariale a causa dell'epidemia di coronavirus. A renderlo noto oggi, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario della magistratura contabile lombarda, è stato il procuratore regionale Luigi Cirillo. Nel corso dei suo intervento il procuratore ha spiegato che gli esposti arrivati sono stati moltissimi dall'inizio dell'emergenza e «una ventina di fascicoli sono stati già assegnati». Di questi alcuni riguardano «vaccini e mascherine». A tali procedimenti, è stato spiegato, è stata assegnata «una corsia preferenziale». Inoltre, ha precisato Cirillo, «tutti i magistrati della sezione» sono impegnati nell'analisi delle denunce, sia in fase preliminare, che, alcuni, già in fase istruttoria.
INDAGINE SUGLI ACQUISTI DI ARIA SPA
La Corte di Conti della Lombardia ha inoltre avviato un'indagine per monitorare la «programmazione e gestione degli acquisti di beni e di servizi in ambito sanitario» di Aria spa, la centrale acquisti regionale. Lo rende noto la presidente della sezione regionale di controllo Maria Riolo, precisando che l’apptofondimento è in fase di «svolgimento» e intende verificare l'efficacia e l'efficienza della cosiddetta Consip lombarda dopo la «concentrazione» in un unica unità di diversi enti che in precedenza gestivano autonomamente appalti, come Ilspa.
PIEMONTE
E sono «numerosi» anche i fascicoli aperti nel 2020 dalla procura della Corte dei Conti del Piemonte per questioni legate al Covid e, in particolare, alle spese della pubblica amministrazione. Diversi, inoltre, riguardano i «decessi nelle Rsa e case di cura». Lo si ricava dalla relazione diffusa dal procuratore regionale, Quirino Lorelli, all'inaugurazione dell'anno giudiziario. «Si tratta di fatti collegati alla fase pandemica e ai correlati acquisti di beni, merci e servizi da parte degli enti del Servizio sanitario regionale», puntualizza. I nuovi procedimenti, insieme a quelli sulle Rsa e sugli indennizzi per l'eccessiva durata dei processi (la cosiddetta Legge Pinto), hanno contribuito in misura significativa all'aumento complessivo dei casi incardinati dalla procura nel corso dell'anno, che sono stati 4.817 rispetto ai 4.224 del 2019 (+14%).