Treviso, focolaio in casa di riposo: contagiati 36 ospiti e 11 operatori

Maxi focolaio in casa di riposo a Treviso: contagiati 36 ospiti e 11 operatori
di Mauro Favaro
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Martedì 1 Settembre 2020, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 08:35
TREVISO Nuovo focolaio da coronavirus in casa di riposo. Nel centro servizi Villa Tomasi di Spresiano, a due passi dalla chiesa, sono state contagiate 47 persone: 36 anziani e 11 operatori. Le prime positività erano emerse mercoledì scorso. Inizialmente erano stati colpiti dal virus dieci anziani e tre operatori. Nemmeno 24 ore dopo è stato registrato un decesso: una signora di 95 anni, già costretta a convivere con pesanti patologie pregresse e risultata positiva al Covid-19, ha perso la vita dopo il trasferimento nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Treviso.

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Sabato la task foce dell'Usl della Marca ha portato a termine il giro di tamponi su tutte le persone che vivono e lavorano nella casa di riposo, compresi i negativi: 93 anziani e 61 operatori. E i risultati arrivati nel tardo pomeriggio di ieri hanno evidenziato l'esponenziale allargamento del focolaio. E' stato necessario ricoverare in malattie infettive altri due anziani. La maggior parte, comunque, non presenta alcun sintomo.
 
LE MISURE
La casa di riposo del gruppo Prealpina ha subito preso le contromisure. Gli ospiti positivi al coronavirus sono stati isolati in due nuclei separati dal resto della struttura, al piano terra e al primo piano dell'ala vecchia, con la contemporanea creazione di sensi unici e accessi indipendenti. Le persone contagiate sono seguite da personale dedicato. Mentre gli operatori positivi sono stati messi in isolamento domiciliare. Il centro adesso è blindato: sono stati sospesi i nuovi ingressi e sono state bloccate le visite dei familiari. Oggi ci sarà la visita del medico coordinatore e dell'infettivologo dell'Usl della Marca.

«Abbiamo sempre rispettato le misure di precauzione contro la diffusione del Covid-19, fornendo tutti i dispositivi di protezione. È facile immaginare che il virus sia arrivato dall'esterno. Al momento, però, non è possibile ricostruirne il percorso spiega l'avvocato Giuseppe Franceschetto, amministratore della Prealpina Srl non ci siamo accorti prima del contagio perché non era emerso alcun tipo di sintomo. Stiamo lavorando in stretta collaborazione con l'Usl. Dopo gli esiti dei test, le persone positive sono state spostate in un'ala della struttura dove ci sono due nuclei che sono stati isolati rispetto al resto. La compartimentazione è massima». Ora tutte le persone che vivono e lavorano nella struttura sono state controllate. I numeri attuali del contagio, 36 anziani e 11 operatori, rappresentano quindi il quadro definitivo. In altre parole, la base da cui partire per sgonfiare il focolaio. «Contiamo di uscire da questa situazione il prima possibile», assicura Franceschetto. 

IL SUPPORTO
Anche il Comune è pronto a offrire supporto al centro servizi dal punto di vista logistico attraverso la propria squadra di Protezione civile. Il municipio ha messo a disposizione una ventina di brandine. Ovviamente non per gli anziani. Si tratta di materiale che verrà usato solo per aumentare la qualità del servizio in questo momento di emergenza. Ieri, intanto, la casa di riposo ha contattato tutti i familiari degli ospiti, sia i positivi che i negativi al coronavirus. «Non è il momento del panico. Siamo pronti a darci una mano. A fronte di due ricoveri, la grande maggioranza dei positivi è asintomatica fa il punto il sindaco, Marco Della Pietra la collaborazione tra la task force dell'Usl e la direzione di Villa Tomasi è massima. E i vertici della struttura ci hanno assicurato che stanno facendo tutto il possibile, e anche di più, per riportare la situazione alla normalità». 
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