Covid in Sardegna: «Si indaghi sul Billionaire», verifiche in arrivo su clienti e dipendenti

Covid in Sardegna: «Si indaghi sul Billionaire», verifiche in arrivo su clienti e dipendenti
di Umberto Aime e Michela Allegri
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Venerdì 28 Agosto 2020, 00:59 - Ultimo aggiornamento: 14:30

I dati falsi forniti da alcuni clienti all’ingresso del Billionaire, ma non solo. Il rispetto, o meno, dell’ordinanza anti Covid del governatore della Sardegna, Christian Solinas, che imponeva all’interno dei locali l’osservanza delle distanze di sicurezza anche sulla pista da ballo, la misurazione della temperatura all’ingresso, percorsi differenziati per l’ingresso e le uscite con rigoroso rispetto del distanziamento durante la fila, l’utilizzo di gel igienizzanti e delle mascherine, la sanificazione costante dei locali e soprattutto dei bagni, la riduzione degli accessi al 70 per cento rispetto alla capienza massima delle strutture: tutto questo potrebbe finire al vaglio della procura di Tempio Pausania, competente per indagare sulla discoteca chic di Porto Cervo.

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Billionaire



Nei prossimi giorni gli investigatori potrebbero già iniziare ad acquisire la documentazione relativa agli avventori e ai dati forniti all’ingresso, ma anche alle procedure seguite all’interno del locale extra-lusso che si è trasformato in un focolaio di Covid-19 con più di 60 dipendenti risultati positivi al virus. Dopo la diffusione della notizia che alcuni clienti avrebbero fornito alle hostess dati e recapiti telefonici falsi, intralciando in questo modo le operazioni di tracciamento dei possibili positivi, il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, spera in un’accelerazione ed è categorico: «Rimango atterrito dal fatto che al Billionare siano stati dati numeri e generalità falsi. Significa non avere la testa rivolta agli altri. Non so come verranno rintracciati questi soggetti, spero vengano trovati in altro modo, magari con la carta di credito. La Procura aprirà un’inchiesta su questo», ha detto il politico intervenendo a Radio Cusano Campus.

Partendo dalle liste che il locale deve consegnare alle Asl - saranno poi le strutture sanitarie a contattare i soggetti per effettuare il tampone - sarebbe possibile fare qualche controllo incrociato utilizzando i social e verificando chi ha partecipato alle serate nel locale, ma non risulta nelle liste d’ingresso, vip compresi.

DENUNCE SOCIAL
Intanto montano le polemiche social, con la giornalista Selvaggia Lucarelli in prima linea nelle denunce: «Leggo che si sta cercando di rintracciare gli ospiti del Billionaire e di altri locali della Costa Smeralda. Io credo che le prime indagini serie debbano essere fatte su come sono stati istruiti e gestiti i dipendenti».

La giornalista pubblica infatti una serie di fotografie e di video di un compleanno celebrato di recente nella discoteca di Porto Cervo. Le persone - camerieri compresi - non rispettano nessuna misura di precauzione: sono tutti quanti ammassati e non indossano nemmeno le mascherine. «In questo video postato dalla festeggiata i camerieri/animatori (perché esporre loro e i dipendenti così? Perché far fare loro anche animazione tra i tavoli durante un’epidemia?) non solo hanno la mascherina abbassata ma uno di loro se la abbassa, si infila due dita in bocca e fischia. Poi magari serve la torta o ti porta il bicchiere», aggiunge la Lucarelli. Viene poi pubblicata la fotografia ufficiale dei dipendenti del Billionaire: «Perché tutti attaccati, più di 70 persone tra pr, ballerini, chef, e tutti senza mascherina? - domanda ancora la giornalista, sempre più critica nei confronti del proprietario, Flavio Briatore - Bisogna partire da qui. Poi il resto».

UN’ALTRA CHIUSURA
Nel frattempo, mentre nel villaggio camping L’Isuledda, a Cannigione, è arrivato l’esito negativo dei 90 tamponi effettuati dal personale, a Baja Sardinia un altro dei locali più famosi della Costa Smeralda spegne le luci in anticipo: il Phi Beach. Anche qui l’Ats ha sottoposto a tampone tutti i dipendenti e si attendono i risultati. Ma il ciclone Covid ha investito anche il mondo della vela: le regate Maxi Yacht Rolex Cup e Swan Cup, organizzate ogni due anni a settembre dallo Yacht Club Costa Smeralda, con partecipanti che arrivano da tutto il mondo, sono state annullate. Proprio nel circolo di Porto Cervo tre persone dello staff sono risultate positive, mentre i tamponi effettuati su soci e ospiti sono risultati tutti negativi.
 

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