Covid, morto oculista casertano, dolore social: «Devo a te la vista». È il 184° medico deceduto

Covid, morto oculista casertano, dolore social: «Devo a te la vista». È il 184° medico deceduto
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Domenica 1 Novembre 2020, 21:25 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 02:35

Sale il bilancio dei medici morti a causa del Covid. Sono finora 184. L'ultima vittima è Paolo Melenchi, conosciutissimo oculista di 57 anni di Caserta. Lo si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo). Si tratta di un professionista molto stimato in città. Tantissimi hanno voluto ricordarlo con un pensiero.

Lo ha omaggiato l'eurodeputato Aldo Patriciello sulla sua bacheca Facebook che fa un ritratto del medico.

Uno dei più bei pensieri di cordoglio glielo ha dedicato una sua paziente che ha scritto: «Grazie, devo a te la mia vista».

Si chiama Lory Celani e scrive: «Devo a te la mia vista,sono arrivata da te come un caso disperato, mi hai operata nel giro di una settimana,dopo un mese l'altro occhio, e non soddisfatto dopo un anno hai ritoccato il primo occhio. Hai arrestato una malattia, da due anni che sono stabile solo Grazie a te. Ci siamo visti a settembre, sempre solare,sempre disponibile,con quel tuo "Lorena qualsiasi cosa chiamami". Sei stato uno di quei Medici che meritano davvero di essere chiamati così. Ti sarò riconoscente per la vita intera, buon viaggio Dott! E come dicevi sempre tu quando andavo via...sempre forza Juve! Rip».

La situazione a Caserta è grave. Tre giorni fa è sceso in campo l'esercito che ha avviato un drive in a Caserta con l'installazione di un proprio laboratorio mobile per l'effettuazione dell'analisi dei tamponi biomolecolari tamponi. Il laboratorio, in grado di processare 200 tamponi al giorno in supporto al Drive through della Difesa è stato allestito dal 7° Reggimento Difesa CBRN (Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare) «Cremona», con tecnici del Dipartimento Scientifico del «Celio». Il sindaco di Casal di Principe ( Caserta) Renato Natale aveva lanciato un grido d'allarme attraverso una lettera all'Asl di Caserta e al suo direttore Ferdinando Russo: «Non c'è più tempo, bisogna fare presto se non vogliamo iniziare a celebrare i funerali di chi non ce la farà». 

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