​Covid, virologo Galli: «Natale rischio piena seconda ondata»

Covid, virologo Galli: «Rischio piena seconda ondata a Natale»
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Martedì 10 Novembre 2020, 19:39 - Ultimo aggiornamento: 20:00

Il Natale sarebbe a rischio, secondo il professor Massimo Galli. «Alla luce dei numeri, se gli interventi non funzionassero arriveremmo a Natale nel pieno della seconda ondata. Se funzioneranno, dovremo adeguarci a una riapertura graduale e a molte cautele, per non ripetere quanto già successo a Ferragosto». Lo ha affermato Massimo Galli, past president della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, intervenuto in serata al 'Global Health - Festival della Salute Globale'. «Rispetto alla scorsa primavera, quando la gente era impaurita, ma solidale e disponibile a seguire le disposizioni, ora c'è molta stanchezza e anche molta rabbia. Posizioni irrazionali trovano molto più spazio», sottolinea.

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«La storia dei visoni in Danimarca merita una certa attenzione» secondo Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco-università degli Studi di Milano.

Per l'esperto è infatti «possibile che il sistema immunitario dei visoni finisca per selezionare nuovi mutanti, problema ulteriore di cui certo non avremmo bisogno. Tutte le forzature che imponiamo alla natura hanno un prezzo», ha sottolineato il past president della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), intervenuto in serata al 'Global Health - Festival della Salute Globalè. «Questi animali in cattività sono stati infettati accidentalmente dai loro allevatori - ha evidenziato Galli - ma avrebbero anche ritrasmesso il virus all'uomo, a differenza di tutti gli animali domestici in cui il fenomeno è stato studiato, che non rappresentano un pericolo». Quanto al coronavirus Sars-CoV-2 che sta rimettendo in ginocchio l'Europa, «è possibile che nella seconda ondata il virus sia in parte cambiato - ha osservato l'infettivologo - Stiamo cercando di capire quanto questo sia accaduto in Italia».

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