«Non esiste alcun allarme per il pagamento delle pensioni e delle altre prestazioni dell'Inps che possono essere finanziati attingendo, sulla base di vari strumenti che la legge mette a disposizione, a risorse dello Stato». L'Istituto lo mette nero su bianco dopo le polemiche seguite ad alcune indiscrezioni di stampa. Nel corso del 2020, spiega, il legislatore ha previsto che l'Inps finanziasse con risorse proprie alcune delle misure economiche finalizzate al contrasto degli effetti economici della pandemia. Contemporaneamente si sono registrate minori entrate contributive e la stima di questi effetti è riportata nell'assestamento del bilancio preventivo 2020 e nel bilancio preventivo 2021.
Inps, allarme CIV: buco da 16 miliardi per Cig Covid
I dati dell'Inps
L'Inps fa sapere inoltre di avere coperto ad oggi il 98,3% delle richieste di cassa integrazione pervenute, ovvero 16,9 milioni di domande su 17,2 milioni spiegando che «sono in lavorazione i pagamenti per 293 mila prestazioni di cui 252 mila giunte a gennaio».
L'Inps afferma che è comunque difficile pagare la cig diretta ai lavoratori prima di due mesi. Nel corso della giornata erano piovute critiche sull'operato dell'Inps dopo le cifre diffuse sui mancati pagamenti. Sia il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, sia Claudio Durigon, responsabile del dipartimento lavoro della Lega, avevano parlato di «disastro» e di un «clamoroso fallimento» della gestione del presidente dell'Inps Tridico. «Una situazione indecente», ha affermato su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera: «Tridico dovrebbe dare immediate spiegazioni e dimettersi un secondo dopo». «Dispiace constatare l'uso come minimo superficiale che alcuni media e forze politiche fanno dei dati relativi alla Cig Covid» è invece l'affermazione di Susy Matrisciano (M5S), presidente della Commissione lavoro del Senato.
«Alcune interpretazioni giornalistiche, scompostamente e strumentalmente cavalcate dalle forze di opposizione, sosterrebbero che ci sono circa 200 mila pratiche giacenti di Cig, per un totale di 1,2 milioni di lavoratori in attesa. Basterebbe conoscere il meccanismo per sapere che, finché non pervengono dalle aziende i modelli SR41, non si può stimare il volume di beneficiari in attesa, che sono comunque nettamente inferiori, come spiegato dall'Inps».