Covid, gli impianti sci Saslong in Trentino contro il governo: «Decidiamo da soli, questa stagione non apriremo»

Covid, gli impianti sci Saslong in Trentino contro il governo «Noi non apriremo»
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Giovedì 17 Dicembre 2020, 15:27 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 13:09

Le Funivie Saslong spa non apriranno per la stagione 2021. «Noi non abbiamo bisogno che ce lo dica il Governo» comunicano dalla loro pagina Facebook ufficiale "Saslong Ski Resort". Nel post di ieri sera l'operatore turistico del Trentino Alto Adige prende una posizione molto forte contro il governo e in disaccordo con la linea del consorzio esercenti impianti fune Val Gardena Alpe di Siusi.


«Cari clienti ed appassionati di sci è la seconda e spero pure l’ultima volta che siamo costretti di dover comunicare un’altra triste notizia e questo dopo 51 anni di attività nel comparto sciistico.

Le Funivie Saslong spa di Selva di Val Gardena hanno deciso, visto la totale incertezza da parte della politica di prendere una decisione chiara concreta, logica, risolutiva e soprattutto umana, non aprendo per la stagione 2020/2021». 

Cari clienti ed appassionati di sci è la seconda e spero pure l’ultima volta che siamo costretti di dover comunicare...

Posted by Saslong Ski Resort - Val Gardena on Wednesday, 16 December 2020


Così continuano nel post Facebook «che dobbiamo chiudere o aprire siamo gente dotata di buon senso e carattere per capire ciò che dobbiamo fare e quando dobbiamo farlo.
Già fin da marzo la nostra società aveva fatto presente, che visto la gravità di questa pandemia ,la stagione estiva ed addirittura quella invernale fossero a rischio. Per la stagione estiva visto la poca lungimiranza della nostra politica non abbiamo subito una chiusura ma adesso visto il numero dei decessi e la pressione sugli ospedali se la ragione ed il buon senso prevarranno dovremmo accettare la rinuncia all’apertura degli impianti .
Noi prima direttamente con il presidente della associazione esercenti impianti a fune Val Gardena Alpe di Siusi e dopo nell’ultima riunione del 27 novembre 2020 avevamo espresso serie perplessità sul possibile inizio di questa stagione e pesanti critiche sul modo di interpretare la situazione e sulle misure infantili e poco risolutive messe in campo».



La Saslong prende poi le distanze da quanti premono per l'apertura a tutti i costi degli impianti: «Noi ci dissociamo da quelle riprese vedi “interviste al caminetto Val Gardena 26/11/2020 “ su you tube dove si parla solo di investimenti, passaggi, aperture a tutti i costi e dove si intervista un ristoratore impiantista che parla dei suoi costi e della volontà di aprire appena il governo autorizzasse detta apertura come fossimo dei cavalli alla linea di partenza di una corsa all’ippodromo. Non una parola di solidarietà non un momento di presa di coscienza del lavoro delle nostre strutture mediche ma solo difesa di propri interessi economici».


«Abbiamo provato ad esporre la nostra soluzione anche al presidente della nostra provincia ma purtroppo visto i suoi molteplici impegni non ci siamo riusciti. Noi siamo totalmente contrari a qualsiasi tipo di finanziamento da parte dell’Europa in quanto tutti quelli che hanno subito le chiusure non vedrebbero una lira di quegli importi perchè la burocrazia e la mala politica ne assorbirebbero la totalità degli importi» continuano denunciando la mancanza di dialogo con le istituzioni.

«Ci auguriamo che il governo esca da questa ridicola pantomima dei colori e decreti come avrebbe giá dovuto fare in ottobre un lookdown generale e riaprire con controlli serrati da parte dell’esercito e delle forze dell’ordine affinchè si esca una volta per sempre da questa situazione» conclude il Team Saslong nel post.

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