Coronavirus, Zaia: «Oggi Vo' è comune più sano d'Italia grazie a metodo dei tamponi»

Luca Zaia
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Lunedì 16 Marzo 2020, 14:17 - Ultimo aggiornamento: 14:23

Per il governatore del Veneto Luca Zaia, oggi Vo Euganeo, il primo comune a essere infettato, è il più sano d'Italia. «A Vò abbiamo fatto i tamponi a tutti per il coronavirus. Adesso Vò è il posto più sano d'Italia». ha detto il governatore oggi in conferenza stampa. «È la prova provata che il sistema dei tamponi funziona - ha tenuto a sottolineare - Qui c'erano i primi 2 casi, abbiamo fatto i tamponi a tutti, anche se i 'professoronì dicevano che era sbagliato: 3000 tamponi, abbiamo trovato 66 positivi, li abbiamo isolati 14 giorni, e alla fine c'erano ancora 6 positivi. Così abbiamo chiuso la partita».

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«I dati di oggi ci danno 2473 positivi, 498 ricoverati, 156 in terapia intensiva, 20 in più rispetto a ieri , 130 dimessi, 69 decessi e purtroppo i nostri modelli, le previsioni ci vengono confermate di giorno in giorno e se continua così le previsioni ci danno fin o a 400, 500, 600 persone in terapia intensiva: per questo bisogna inasprire le misure restrittive attuali che non bastano», ha ricordato il governoatore.

 



Ma non è tutto. Un'altra idea è quella di utilizzare i trattori agricoli per sanificare le strade della regione. «Si potrebbero riempire gli atomizzatori agricoli e farli girare di notte  - dice Zaia - a inondare di acqua e varechina le nostre strade. So che alcuni sindaci si stanno attrezzando». «Sui tamponi tutti i modelli sono validi. Quello di Johnson io non lo condivido, ma è basato sulla scientificità, però io non voglio stragi. Se mi chiedono di fare come in Gran Bretagna, li invito a cambiare residenza».

«La partita dei tamponi per noi è una partita irrinunciabile - ha voltuto aggiungere Zaia -. Mi spiace che ci sia qualcuno che dice che abbiamo sbagliato tutto. Ma noi sinceramente ce ne strafreghiamo. Potete scriverlo», ribadendo «la validità del progetto dei tamponi on the road che prevediamo di avviare fin dalla prossima settimana, ma ovviamente sarà a campione, non possiamo fare il tampone a tutti i 5 milioni di venetì. Questi sono gli stessi che - ha polemizzato - che ci dicevano che le mascherine non servivano, che non ci hanno detto subito che la 'razione K' per affrontare questa emergenza era rappresentata da respiratori, mascherine, ossigeno
». «Capisco poi che si parli di Oms, ma io il 'signor' Oms non l'ho mai visto qui in trincea», ha concluso. .

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