Voli e vacanze cancellati per coronavirus, per l'Ue si deve poter scegliere fra voucher e rimborso in contanti, lettera al Governo

Voli e vacanze cancellati per coronavirus, per l'Ue si deve poter scegliere fra voucher e rimborso in contanti, lettera al Governo
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Venerdì 15 Maggio 2020, 19:19 - Ultimo aggiornamento: 20:32

Deve accontentarsi del voucher oppure ha diritto al rimborso in contanti il turista che ha visto la cancellazione del volo o del soggiorno? Per l'Italia, e altri 12 paesi europei la risposta è no, mentre per la commissione europea deve valere il contrario anche perché magari in questo periodo di crisi quella somma serve più a necessità quotidiane che a una vacanza per di più non si sa quando.

L'Italia è fra i 13 Paesi nel mirino della Commissione europea per possibili violazioni della legislazione Ue sui diritti dei passeggeri. Lo ha detto il portavoce dell'esecutivo comunitario in materia di trasporti, Stefan De Keersmaecker, sottolineando che in questi Stati Commissione «crede possano esserci dei problemi» in particolare legati al mancato rispetto della direttiva sui pacchetti turistici «nel campo dei voucher» e al diritto di rimborso.


Così la Commissione ha inviato lettere firmate da Didier Reynders e Adina Valean  (Giustizia e Trasporti) a «tutti i Paesi Ue sulla questione dei voucher, per assicurare che la legislazione in materia di diritti dei passeggeri e pacchetti turistici sia rispettata».

Questi scritti «non aprono formalmente nessuna procedura d'infrazione, ma chiariscono che non esiteremo a prendere la misure necessarie se i Paesi non si conformeranno rapidamente» alla direttiva in materia. Oltre all'Italia, tra i Paesi sotto la lente anche Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Lussemburgo, Malta, Polonia, Portogallo e Paesi bassi.

E i diritti di tour operator e compagnie aeree, anche loro in ginocchio per l'emergenza coronavirus? A loro vanno incontro le  regole adottate dal governo italiano dal 2 marzo scorso che secondo la commissione europea sono invece contrarie ai diritti dei passeggeri tutelati dalle norme comunitarie. Tour operator e compagnie aeree per la Ue devono avvalersi degli aiuti stanziati dai singoli stati e dalla stessa unione europea. 

 

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