Coronavirus, Venezia in ginocchio: «Se la crisi continua, hotel a rischio chiusura»

Venezia in ginocchio per le disdette: «Se la crisi continua, hotel a rischio chiusura»
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Lunedì 2 Marzo 2020, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 14:22

Venezia è sulle gambe. Il coronavirus continua a far fuggire i turisti. E per una città che vive di stranieri, è un dramma che trova pochissimi precedenti, scrive “Il Gazzettino”. «Molti alberghi a causa del crollo delle prenotazioni manderanno in cassa integrazione i dipendenti. E se la situazione dovesse protrarsi, alcuni hotel chiuderanno finché non finisce l'emergenza». A parlare è Claudio Scarpa, direttore dell'Associazione veneziana albergatori, oltre 400 strutture ricettive che occupano 10.000 persone, che chiede esplicitamente al governo di allargare a Venezia (e Milano) i provvedimenti d'emergenza destinati alle imprese delle zone rosse. Venezia non è certamente Codogno, ma la pioggia di cancellazioni è stata torrenziale e imprevedibile. L'Associazione chiede il finanziamento della cassa integrazione, l'accesso al fondo di integrazione salariale anche per i lavoratori a tempo determinato, forti finanziamenti per la promozione, la sospensione del versamento di imposte dirette e indirette, di contributi previdenziali e assistenziali, lo stop alla tassa di soggiorno.


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