Coronavirus, Zaia: «Tracciare i cittadini con i cellulari». In Veneto 392 contagi e 12 morti

Coronavirus Veneto, 392 contagi e 12 morti. Zaia: «Tracciare i cittadini con i cellulari»
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Mercoledì 18 Marzo 2020, 08:56 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 12:28

Coronavirus, in Veneto tra contagi e morti sono i giorni più difficili. Noniostante la grande macchina attiva sul territorio, c'è una vera e propria impennata di casi. Forse è perché in Veneto si fanno più tamponi (finora 40mila) e quindi è più facile trovare persone positive al coronavirus. O forse è perché davvero la diffusione di questo nemico invisibile, come ormai è soprannominato il Covid-19, sta galoppando.

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Tracciamento dei movimenti attraverso i cellulari per limitare la diffusione del virus? Per il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, «è un'ottima soluzione. Il problema è che siamo in un paese nel quale la limitazione della privacy e di libertà personale sono evocate a ogni piè sospinto. Ma siamo in emergenza, e ci vuole un provvedimento che ci legittimi a fare tutte queste attività». Lo ha affermato Zaia, intervistato stamani a 24Mattino su Radio 24. «A noi - ha rivelato Zaia - hanno proposto dei software che sono stratosferici, però mi metto nei panni dei cittadini, e quindi bisogna che ci sia una legittimazione giuridica sennò poi va a finir male», ha concluso. 

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Zaia: non allentare misure dopo il 3 aprile. «Allentamenti alle misure dopo il 3 aprile? Secondo me no. Io la vedo impraticabile. Ma non dò dati che potrebbero creare solo allarmismo». Lo ha ribadito oggi il presidente del veneto Luca Zaia, facendo il punto dell'emergenza Coronavirus. «Ritengo impensabile - ha aggiunto - riaprire le scuole, e forse ci potrebbe essere una stretta sui passeggi. Se il presidente fa scelte drastiche non lo fa perché stiamo giocando a battaglia navale, lo fa perché abbiamo dei modelli, che purtroppo a tutt'oggi sono confermati, che dicono che se arriviamo al picco avremo migliaia di persone da curare. Dieci giorni fa contestavamo quello che per noi oggi è ordinarietà; fra 10 giorni ci rendiamo conto di ciò che stiamo contestando oggi. Abbiate fiducia nel fatto che le scelte sono oculate. La nostra sfida - ha concluso Zaia - è riuscire a curare il Coronavirus e contemporaneamente curare i cittadini che non si ammalano di Coronavirus».
 
 

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Veneto. dati choc. Sta di fatto che il bollettino regionale ieri ha consegnato i numeri del martedì nero di questa epidemia: i contagiati sono quasi 3mila, per la precisione 2.923 con un aumento di 392 nuovi casi rispetto a lunedì. E già questo è un record. Poi c'è quello triste dei morti: lunedì sera il riepilogo regionale si era fermato a 76 decessi, in realtà erano 77 perché nel frattempo era morto il giudice Saverio Pavone.

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Ieri mattina altre quattro vittime: 2 a Verona, 1 ad Asiago, 1 a Treviso. Nel pomeriggio altre 8 (il bollettino ne riporta 9 avendo inserito il decesso a Mestre del magistrato): 1 all'Azienda ospedaliera di Padova, 2 all'ospedale di Conegliano, 2 a Schiavonia, 1 al Santorso di Vicenza, 1 ad Asiago, 1 a Villafranca. Il totale è allarmante: 89 vittime, 12 in più rispetto alla sera prima. Tra i deceduti padovani Renzo Baessato, 81 anni, di Limena, Giorgio Fortin, 82 anni, di Monselice e un terzo anziano di 82 anni le cui condizioni di salute erano già compromesse. La donna morta all'ospedale di Treviso è una veneziana settantenne, mentre i decessi nell'ospedale di Conegliano sono un 75enne di San Fior e un ultraottantenne della zona di Orsago.
 


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L'unico dato meno preoccupante della giornata è che, a fronte di questa esplosione di contagi, i ricoveri in rianimazione sono stati in rapporto contenuti: 14 per un totale di 177 posti letto di Terapia intensiva occupati. I ricoverati nelle cosiddette aree non critiche sono 593 (+47 rispetto a lunedì), ma sono anche aumentate le dimissioni (16 solo ieri per un totale di 147).




IN QUARANTENA
Non ci sono solo i dati dei ricoverati e dei contagiati, bisogna tener conto anche delle persone in isolamento domiciliare. Il dato, pur diffuso ieri, in questo caso è aggiornato a lunedì e comprende sia le persone risultate positive al tampone che quelle con le quali hanno avuto contatti. In tutto si tratta di 8.658 soggetti, tra cui i 1871 di Padova (escluso il Comune di Vo' che ne ha 182), i 1.777 di Venezia e i 1.725 di Verona. Vo', invece, continua a non registrare più aumenti di pazienti contagiati, da giorni il totale di casi con tampone positivo è fermo a 82.

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FRIULI VENEZIA GIULIA
È arrivato a 30 (otto in più rispetto a lunedì) il numero delle persone decedute in Friuli Venezia Giulia a causa del coronavirus, tutte con pluripatologie. Per quel che riguarda i casi di positività, la quota è salita a 394, 8 unità in più rispetto al precedente aggiornamento, mentre i pazienti ospiti dei reparti di Terapia intensiva sono 28, di cui 5 provenienti dalla Lombardia. I dati sono stati riferiti dalla Regione Fvg attraverso il vicegovernatore con delega alla Salute e alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, che sta seguendo l'evolversi della situazione Covid-19. I tamponi effettuati complessivamente dal Sistema sanitario regionale - ha fatto sapere ancora Riccardi - sono stati 5.220. La somma dei ricoverati è pari a 104, mentre le persone in isolamento domiciliare ammontano a 222.

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