Coronavirus, il post della ragazza con la leucemia: «Lasciate le mascherine a noi immunodepressi»

Elena Vaccari, coronavirus: il post della ragazza con la leucemia: «Lasciate le mascherine a noi immunodepressi»
di Michele Galvani
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Giovedì 27 Febbraio 2020, 15:03 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 11:54

Finalmente qualcuno che usa la testa. E ci mette il cuore, con serenità ma anche con decisione. Di fronte alla psicosi collettiva da coronavirus, c'è una voce fuori dal coro. La voce di una ragazza comune - non del virologo di turno o del consigliere regionale - che utilizza nel modo migliore i social network per far passare un messaggio importante. Già dalle prime righe si capisce tutto. Elena Vaccari scrive su Facebook: «Ciao, sono un'immunodepressa durante la prima epidemia del mondo contemporaneo. Sì, appartengo proprio a quella categoria di "persone a rischio" che vedete citate negli articoli di questi giorni. So che avete paura, ma state tranquilli: è ormai chiaro che il Coronavirus non farà niente a voi che state bene, mentre potrebbe fare molto male a quelli che, come me, hanno le difese immunitarie sotto ai piedi a causa di chemioterapie o simili».

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Elena spiega chiaramente il perché di questo post. Per chi non lo sapesse, chi è sottoposto a chemioterapia (in media almeno sei mesi) ha le difese immunitarie praticamente azzerate. Usa le mascherine come forma di protezione. Evita luoghi affollati, soprattutto chiusi, perché il primo germe che “vola” è il suo. Non uno scherzo. Ti puoi ammalare e devi saltare una seduta di chemio, con una serie di complicazioni inenarrabili e anche difficili da poter spiegare a chi non le ha mai vissute. «Scrivo perché sono un po' sconvolta da quello che vedo succedere in Italia, un Paese che ho lasciato tante volte ma dove poi sono tornata per vivere "per sempre", un "per sempre" che ha assunto un significato diverso da quando, 2 anni fa, ho avuto la diagnosi di leucemia. Amici italiani, vi prego, basta con le lamentele e le polemiche... basta con le razzie di disinfettanti e mascherine "a caso"... le farmacie rispondono anche a chi, come me, ne ha davvero bisogno, che "non se ne trovano più": ma vi sembra il caso di farsi compatire così? Chiedo a tutti voi un po' più di senso civico, e di buona volontà, per far sì che le cose migliorino nei prossimi giorni. Se dovete rinunciare a qualcuna delle vostre abitudini per contenere la diffusione del virus, non fatene una tragedia. Io, e tutti gli altri membri del gruppo "persone a rischio", ve ne saremo grati per sempre». Lezione gratis.

 

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